Tariffe al ribasso per la TARI 2019. I contribuenti bitontini possono tirare un sospiro di sollievo, in realtà però molto piccolo. Nelle tasche, infatti, resteranno solo 2-3 euro in più ogni 100 metri quadri sia per utenze domestiche che per utenze non domestiche.
Una diminuzione irrisoria, come ha ammesso lo stesso assessore alle Finanze del Comune di Bitonto, che però vuole lanciare un segnale chiaro alla cittadinanza.
Il risparmio, infatti, è stato possibile grazie all’attività accertativa degli uffici che lo scorso anno hanno scovato alcuni furbetti.
Il merito è dunque, secondo Domenico Nacci, della struttura, in particolare dell’Ufficio Tributi, della Servizi Locali e del SUAP, e della linea politica 2018.
“Nel 2017 c’è stata l’adesione all’agenzia entrate e riscossione, nel febbraio 2018 abbiamo aderito al Rottamazione Bis, e poi abbiamo iniziato una serie di attività legate al SUAP” ha ricordato l’assessore.
Tramite il reperimento materiale dei faldoni dall’ufficio SUAP, sono state rilevate omesse denunce da parte di imprese e commercianti dal 2012 al 2017. Le attività accertative sono continuate poi nella zona artigianale. Anche qui, alcuni artigiani con diverse superfici, anche notevoli, non si erano denunciati all’ufficio tributi.
“Numeri alla mano abbiamo riportato a tassazione oltre 40mila metri quadri di utenze non domestiche. Questo ha consentito di spalmare l’indesiderato incremento di 400mila euro, certificato dal PEF, su tutti i contribuenti. Se pagano tutti, tutti pagano meno” ha affermato Nacci.
“Le attività accertative non sono ultimate, sono ancora in corso soprattutto sull’ex gestore del servizio. Sono partiti a marzo 1300 atti di reingiunzione, su anni di imposta 2010 e 2011, per un ammontare di 1 milione e 200 mila euro. Forse non tutti saranno incassabili, ma di sicuro gran parte non ha potuto dimostrare di aver pagato e questo porterà l’ufficio a incassare ancora”.
“L’evasore deve essere stanato, perché i cittadini per bene devono pagare di meno. Continueremo così. L’obiettivo è abbassare le tariffe ancora di più l’anno prossimo, sperando non ci siano costi indesiderati”.
Il grande problema è stato infatti quest’anno l’aumento della tariffa per conferire i rifiuti a Conversano, passato da 129 a 147 euro a tonnellata.
Il costo è stato registrato sul Piano Finanziario per l’applicazione del Tributo Comunale sui Rifiuti 2019, su cui si sono scatenate le polemiche nello scorso consiglio comunale.
La massima assise ha infatti potuto conoscere il provvedimento solo giovedì sera, per approvarlo d’urgenza nella seduta di sabato scorso. Tempo insufficiente per studiarlo, anche insieme al proprio gruppo politico, e poterne discutere.
La difficoltà è stata denunciata da tutti i consiglieri, adirati anche per l’assenza dei rappresentanti dell’ASV, azienda a cui sono addebitati proprio i ritardi. Unica voce (parzialmente) fuori dal coro è stata Sud al Centro, che ha stigmatizzato anche l’assenza dell’assessore all’ambiente, Domenico Incantalupo.
Nonostante tutto, però, la nuova maggioranza, compatta, si è espressa favorevolmente sul PEF.
La votazione, così come quella delle tariffe TARI, ha visto infatti solo 5 contrari, ossia i rappresentanti di Iniziativa Democratica Emanuele Sannicandro, Cosimo Bonasia e Michele Daucelli, il socialista Franco Scauro e la forzista Carmela Rossiello.
Proprio quest’ultima non ha risparmiato critiche agli ex oppositori dell’amministrazione Abbaticchio bis. Citando comunicati stampa e vecchi post su facebook, la Rossiello ha infatti condannato l’incoerenza del Partito Democratico, dell’ex grillino Dino Ciminiello e di Michelangelo Rucci, membro di Governare il Futuro ora confluito, come il suo collega, in Italia in Comune. Prima della “transumanza” (termine usato dalla forzista), gli stessi non avevano gradito il provvedimento del 2018, del tutto simile a quello di quest’anno, e avevano criticato aspramente i ritardi nella consegna della documentazione.
Le accuse della consigliera di Forza Italia sono state però rigettate dai diretti interessati.
Ciminiello ha infatti ricordato come abbia sempre lavorato per il bene comune. Suoi infatti sono stati gli input, poi accolti dall’assessore Nacci, per diminuire la tassazione. Proprio la ricettività dell’amministrazione ai suggerimenti è stata apprezzata da Rucci, che ha invitato a discutere sui provvedimenti e a non dare spazio a “polemiche strumentali che lasciano il tempo che trovano”.
Nessuna risposta, invece, dai piddini Antonella Vaccaro e Gaetano Bonasia.