Ieri notte un 29enne bitontino è stato portato in carcere (esecuzione pena) dalla Polizia di Stato, con l’accusa di aver compiuto violenza sessuale nei confronti di un minore (art. 609 bis C.P.). Dovrà scontare una pena di cinque anni di reclusione, uno già trascorso ai domiciliari quando fu richiesta la custodia cautelare (23 febbraio 2015).
I fatti sarebbero avvenuti il 6 gennaio 2015 quando l’uomo avrebbe incontrato una bimba per le scale dell’immobile dove abitavano i suoi genitori, in attesa della coniuge. L’ordinanza di custodia recita che il 29enne avrebbe abusato della “condizione psicofisica di inferiorità” della vittima. La minore in sede di interrogatorio protetto avrebbe riferito la sua versione con un registro di “imbarazzo e vergogna”, disegnando e descrivendo l’uomo con cui aveva avuto quel triste incontro.
In sede di interrogatorio di garanzia nel quale l’uomo si protestava innocente, specificava che si trovava in quel luogo perché era andato a prendere la moglie. La bambina in quel frangente indossava degli “stivaloni e aveva gridato aiuto perché inciampata negli ultimi gradini della rampa”. Tra le ipotesi si faceva largo l’idea che, visto che anni prima il giovane aveva litigato con il padre della bimba, la famiglia di quest’ultima avrebbe potuto architettare tutta la vicenda per appropriarsi dell’appartamento popolare in cui abitavano i parenti.
Secondo il Tribunale della Libertà l’operazione di calunnia per liberare l’appartamento è “priva di fondamento logico” anche perché il soggetto era “domiciliato in altro luogo”. Il padre della bimba, allora detenuto, “non avrebbe mai utilizzato strumentalmente una bambina sottoponendola a visite ed interrogatori”. La famiglia, anzi, avrebbe “percepito l’atto come offesa al proprio onore, manifestando propositi di vendetta”.
La difesa si è appellata anche all’esistenza di immagini di videosorveglianza della zona, che riprendono l’arrivo dell’uomo a bordo di un veicolo e il momento in cui va via, ma non avrebbero mai potuto riprendere ciò che era accaduto in quei minuti all’interno dell’immobile. Poco dopo nel filmato si vede la bimba uscire di casa e correre tra le braccia della mamma. Esattamente dove dovrebbe stare un bimbo.