Sette reti (almeno un paio di pregevole fattura, vero capitano Antonio Camporeale?), un rigore sbagliato, un tiro libero finito sul palo, altre occasioni divorate, ma anche un numero importante di parate dell’estremo difensore neroverde ma ieri in tenuta arancione.
E ancora: tanto bel gioco, offensivo quando si è trattato di prendere gli avversari a colpi di mortai e lasciarli di sasso, difensivo quando si è dovuto chiudere ogni varco, centrale e/o laterale che sia, ai padroni di casa andriesi. Gara tatticamente preparata e letta benissimo, nonostante un inizio poco incoraggiante (rigore sbagliato e svantaggio). Intelligenza, maturità e sagacia durante tutta la contesa, unite a quel sacrificio che è alla base di tutto.
Voglia di vincere direttamente proporzionale alla bellezza di quello che si è visto ieri pomeriggio.
Già, perché dobbiamo dirlo senza indugio. E con un pizzico di presunzione che non guasta. Futsal Andria-Polisportiva Bitonto, penultimo atto di una C1 che ci riempie di emozioni meglio di mille e una notte, è stato un godimento purissimo. Una ordalia che meglio non poteva essere. A chiare tinte neroverdi, chiaramente.
Perché nel weekend più importante della stagione, i neroverdi hanno centrato la prestazione che dovevano compiendo quel blitz che serviva per zittire, ancora una volta, chi continua a non capire che si canta una volta scesi da san Michele.
E nel modo più bello. Su un campo difficile come quello di Andria nella classica gara degli ex poi vinta e decisa proprio dagli ex, così come l’andata. Davanti a un numero altissimo di ultras cantanti, saltanti, esultanti e alla fine pure festeggianti. In modo netto e inequivocabile, più di quanto non dica il punteggio finale di 7-3.
Sulla partita, in realtà, c’è poco da dire. A parte l’inizio ad appannaggio dei blu ospitanti, per oltre 35’ è stato il Bitonto a dettare legge. Le sue condizioni. Il suo dominio, fatto di esplosività nel primo tempo e controllo assoluto nella ripresa, quando in realtà chi avrebbe vinto era già chiaro. Per carità, la Futsal ha dato tutto quello che poteva, ha sprecato non poco in fase realizzativa, sbattuto più volte contro la saracinesca Camporeale e la difesa altissima degli ospiti, ma in difesa ha fatto acqua da ogni dove, concedendo troppo a una squadra che ha un attacco da leccarsi i baffi.
Il principio di match, allora, è da sorrisi andriesi. Sergio Decillis sbaglia un rigore dopo 2’ e nell’azione successiva Calabrese porta in vantaggio i suoi. Ma è un fuoco di paglia. La Polisportiva sale presto in cattedra e la differenza di qualità e di volontà si vedono tutte. Ecco, allora, il pareggio, complice una sfortunata autorete di Somma, e poi i due squilli del numero 19 bitontino, che riscatta l’errore iniziale. Ed è sul 3-1 che si va al cambio di campo.
Nella ripresa, la Futsal cerca di buttarsi a testa bassa nella rimonta, ma è la squadra del vorrei ma non posso. Perché il Bitonto è sempre attento, letale, altissimo nel pressing e nel controllare il gioco.
E spietato a colpire quando deve. Michele De Liso lanciato direttamente da Camporeale cala il poker prima e la cinquina poi.
Ancora Calabrese e l’Andria si illude. Ma tutto crolla all’apparire dell’eurogoal di Camporeale, che dopo un’ennesima parata da applausi si mette in proprio bucando la rete avversaria segnando direttamente dalla sua di porta. Tiro di rara precisione, che sbatte sulla traversa e si insacca.
Cosa è questo se non godimento purissimo?
Ancora a killer De Liso il compito di portare a sette le reti neroverdi, e a Magno di chiudere il tabellino.
Game over dalla Bat.
E sui titoli di coda ricordiamo soltanto alcune cose. Decretate dai Palazzetti dello sport del tacco d’Italia.
Quinto successo esterno,il primo da oltre due mesi. Diciotto vittorie in Campionato, come l’Editalia Barletta e nessun altro. Undici successi su 14 gare disputate nel solo girone di ritorno, e quindi 33 punti su 42 disponibili. E, restando in tema di punti, sono 56 quelli raccolti finora.
Sabato prossimo, ultimo weekend di marzo, è in programma lo sprint finale. I neroverdi saranno impegnati in casa dell’Apuliasport, ultimo in Classifica con zero vittorie, altrettanti punti e già 349 reti incassate.