Primo tempo? Voto 5.
Secondo tempo? Voto 10. La media 7,5. E, guarda caso, sette sono le reti che ieri pomeriggio, davanti al pubblico amico, la Polisportiva Five Bitonto ha rifilato all’Azzurri Conversano nel weekend numero 26 di Campionato.
Al “Paolo Borsellino”, infatti, vige ormai la famosa scritta latina: “Dura lex sed lex”. È quella dei neroverdi, che infilano l’11esimo successo in 13 partite disputate, confermando di essere la compagine – insieme all’Editalia Barletta – che ha ottenuto più punti di tutti in casa. Ben 33.
L’ultima non deve ingannare, però. Non è stata una gara semplice quella contro i biancazzurri, perché soprattutto nel primo tempo Camporeale e compagni si sono spaventati parecchio. O meglio, hanno fatto spaventare. Mollicci, spaesati, troppo leziosi in attacco, tatticamente non messi benissimo, pressing fatto male, testa altrove, non decisi nei contrasti, in sofferenza totale sui contropiedi, tra l’altro fatti benissimo. A conferma di una tendenza: da queste parti non amano molto chi si difende bene, chiude gli spazi e ha argomenti controffensivi per nulla poco interessanti.
Il film, allora, è stato tragico. Bitonto che attaccava, ma Conversano abile a pressare, a stare corto in campo e stretto tra i reparti, micidiale quando si trattava di ribaltare l’azione. E giustamente in vantaggio al riposo 4-3. Avanti subito di due reti con Corriero e Cannone, i leoncelli rientrano in partita con Sergio Decillis e Dario Orlino (bravo a recuperare palla e mettersi in proprio), e vanno avanti con il tiro libero ancora di Decillis. Ma il ribaltamento è dietro l’angolo. De Tomaso pareggia con un tiro da fuori, e Corriero manda tutti a prendere un thè caldo.
Nella ripresa, però, si cambia pellicola e il sequel è di tutt’altra natura. I neroverdi, strigliati a dovere da mister Danilo Danisi, decidono che è ora di fare sul serio. Tatticamente molto più accorti, pressing efficace, concentrazione sul parquet, e intensità di gioco. E gli Azzurri vengono fatti neri, perché non c’è scampo, soprattutto nei primi 10’ di gioco. È ancora Orlino a portare il punteggio in parità, poi c’è la solita firma di Antonio Lovascio – ma che meraviglia lo scambio con Decillis – e la doppietta, in totale sono quattro in giornata, per lo scatenato numero 19, che da due mesi sta mandando in visibilio il pubblico amico. A suon di reti – già 16 – e giocate da flash fotografici.
Sul 7-4, si capisce che la contesa ha votato per la Polisportiva, che alterna l’ultimo quarto di partita a controllare senza andare troppo di spada, a momenti di disattenzione gratuita ma per fortuna poco esiziali.
E finisce così. Con il solito abbraccio sommersi dai fedelissimi, per la 15esima volta in Campionato.
Già, 15. I ragazzi di mister Danisi hanno vinto più partite di tutti, a pari passo con Editalia Barletta e Mola. Chi lo avrebbe sottoscritto a inizio stagione? Chi avrebbe scommesso a dicembre? Chi lo avrebbe pensato non avendo mai la rosa al completo per tutta la stagione, tra infortuni, squalifiche e defezioni varie?
E il cammino della C1 continua a essere per cuori forti. A guidare c’è l’Ostuni con 49 punti. A seguire ci sono Editalia e Mola a 47. Con loro ci sono anche i leoncelli, appaiati, a non mollare nulla e mordere le caviglie. A 150 minuti dalla bandiera a scacchi.
E siccome non ci si ferma mai, sabato c’è la stazione numero 27. Trinitapoli, in casa di un San Ferdinando maledettamente complicato da affrontare.