Audace Monopoli – Polisportiva Five Bitonto, uno dei match di cartello della tappa numero 25 del Campionato futsal di C1, è la classica gara di un film già visto. E, guarda caso, gli attori protagonisti sono sempre stati gli stessi. Succedeva, infatti, che a novembre, nella città dell’olio e del sollievo, i “canarini” monopolitani hanno sorpreso i leoncelli giocando una gara tutta fisica, sostanza, muscoli, attentissimi in difesa, soprattutto nelle vie centrali, e ripartendo come furie in contropiede. E hanno pure sbancato il “Paolo Borsellino” per 5-2.
Ieri pomeriggio, per ¾ di gara, ma a campi invertiti, è andato in scena il remake di quel dramma. Troppo Audace per 30 minuti di partita, bel Bitonto, forse più con la testa che con le gambe, negli ultimi 10, ma non è bastato a invertire una partita già orientata.
Nella bellissima e incantevole città balneare, il Monopoli ha giocato come doveva e ci si aspettava giocasse. Forte fisicamente, attento a non concedere nulla in difesa anche con interventi decisi e maschi, spietati e implacabili quando si è trattato di entrare nella difesa neroverde, tutt’altro che imperforabile. È stato più cattivo, più presente nei contrasti, più voglioso fin dallo start. E soprattutto nel primo tempo è stato letale.
Il problema è che i leoncelli hanno giocato come non dovevano. Senza idee, mordente, troppo nervosi e imprecisi, impacciati, soprattutto nel primo tempo e nella prima parte di ripresa. Poi, però – è questa è una notizia buona ma anche cattiva – ha fatto vedere di non essere lassù per caso, ha messo in difficoltà le certezze dei padroni di casa, è andata davvero a un passo dalla clamorosa rimonta. Invece, si sono dovuti inchinare per 7-5.
Notizia buona, dicevamo. Perché Danilo Danisi, il condottiero che siede in panchina, dovrà ripartire da qui nel vedere e rivedere la contesa di ieri. Cattiva perché non si capisce il perché di un Bitonto a due facce in una gara in cui la posta in palio era davvero elevatissima.
Il racconto della partita (nove ammoniti, due espulsi, una direzione arbitrale che a tratti ha fatto acqua) non è, quindi, così difficile. In una delle partite più importanti della stagione, il Bitonto nel primo tempo è evanescente, il Monopoli è un uragano che va a segno per ben quattro volte. Con Pane, Giacovazzo, Lapertosa e il rientrante Laneve, il vero trascinatore dei suoi. Antonio Camporeale e compagni recriminano per un clamoroso legno colpito da Gigi Palermo sul punteggio di 1-0, e vanno a segno soltanto con un tiro libero – il primo messo a segno in Campionato – da Antonio Lovascio.
La ripresa è da cuori forti, perché è un susseguirsi di emozioni e di occasioni da ambo le parti. Si va subito sul 5-2 con De Liso prima e ancora Lapertosa poi (ma l’azione è viziata da un fallo abbastanza evidente su De Scisciolo ma non ravvisato dagli arbitri), che fa tris portando a sei le marcature dei padroni di casa.
A questo punto, quando tutto sembrava perduto e al termine mancano più di 10 minuti, l’inerzia del match cambia improvvisamente perché i neroverdi diventano padroni del campo.
E vanno a segno per ben tre volte in pochissimo tempo. Con un calcio piazzato da fuori di Dario Orlino, ancora con Lovascio e poi con De Liso.
Tutto è in discussione, ma poi il Monopoli usufruisce di un calcio di rigore (?) e Laneve non si lascia scappare l’occasione, per il 7-5 finale.
La Polisportiva torna a conoscere la sconfitta dopo tre vittorie consecutive, e si fa agganciare proprio dai gialloblu di mister Simone. Addio alla vetta, occupata adesso dalla Editalia (47 punti), davanti a Ostuni (45), Bitonto e Monopoli (44), Trulli e Grotte (43).
La cosa più sbagliata, adesso, sarebbe buttare tutto all’aria. Si è perduto certo, ma soltanto una battaglia, perché per la guerra ci sono anche il nero e il verde.
Sabato, al “Paolo Borsellino”, arriva il Conversano. E dovrà per forza essere un’altra musica…