Risultati importanti quelli raggiunti dalle Forze dell’Ordine in quest’anno a Bitonto. Nel bilancio annuale di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza i numeri parlano chiaro: a Bitonto sono state effettuate 1707 perquisizioni personali e 198 domiciliari, fermati 283.846 veicoli e 772 di questi sono stati sequestrati. Ci sono stati 56 arresti e 120 denunce, il sequestro di 38 armi e 384 munizioni, nonché di 47 telecamere di videosorveglianza. Tutto questo è stato possibile grazie all’attenzione del questore Carmine Esposito, alle operazioni “Alto Impatto” pianificate di concerto con il locale Commissariato guidato dal vicequestore Fabrizio Gargiulo.
Dopo le operazioni e la presenza costante sul territorio dei 100 uomini, andati via lo scorso agosto, l’attività di spaccio si è spostato in aree limitrofe, soprattutto verso le strade provinciali che conducono a Modugno, nella zona industriale di Bari e soprattutto a Palo del Colle, dove girano all’impazzata auto “spacciatrici”. Certo non mancano in città ancora dei punti di spaccio ben preciso, oltre che a sentinelle continuamente a zonzo a piedi e in bici: ma il problema resta la grande richiesta di mercato.
La produzione, tra l’altro, avviene anche più velocemente grazie ad un “seme magico” arrivato dal Vietnam che ha l’effetto di velocizzare l’inflorescenza. Hanno calcolato che consentirà di quadruplicare i raccolti.
Le regole della produzione e del traffico di droga si evolvono, quindi, per stare al passo con i mercati e tentare di dribblare le operazioni delle Forze dell’Ordine, ma si evolve sempre di più la produzione autoctona e si cercano metodi e qualità che fanno guadagnare di più, come i semi vietnamiti che danno origine a cannabis in un ciclo vitale molto più breve rispetto ai soliti quattro – sei mesi di quella tradizionale.
Infatti, solo il 12 gennaio scorso la Polizia di Stato all’interno dell’abitazione di un 25enne – poi denunciato all’Autorità Giudiziaria – su via Maggiore, trovò 200 grammi di marijuana. La quantità di droga insospettì gli agenti che, proseguendo nell’attività, ritrovarono un’altra stanza con un piccolo sistema di ventilazione per mantenere il giusto microclima e simulare una serra. Non ultima la spaccata dei Carabinieri, del 1 febbraio scorso, che ha permesso di trovare a casa di una 52enne 64 grammi di marijuana, 33 grammi di hashish e 10 grammi di cocaina.
Quindi, nonostante i tentativi di sottrarsi ai controlli, l’attività delle Forze dell’Ordine prosegue spedita al fine di contrastare l’attività di spaccio e vendita di sostanze stupefacenti.