Ha scritto alla nostra redazione con un garbo ormai sempre più raro. Ha chiesto con somma discrezione uno spazio sul nostro portale di informazione. Ci ha raccontato una breve storia di innamoramento con la nostra città e, infine, ci ha inviato la poesia che leggerete qui, dedicata ovviamente alla splendif6a Bitonto.
Lui è Fabio Strinati, poeta (e musicista) trentaseienne marchigiano, autore di numerose pubblicazioni e pluripremiato.
BITONTO NEGLI OCCHI DI CHI GUARDA
E s’espande il profumo fermentato degli ulivi
come negli specchi interi, immagini
di spezie sottili agrodolci, d’istanti sublimi;
gradevole il clima esteso
sopra il tuo corpo silenzioso
e disteso un foglio di mare
che mitiga il mattino,
i suoni acuti dei venti sciroccali.
Taciturno è uno scorcio di te,
che sembra equilibrio
dalla porta Pendile una finestra
sul mondo ha il gusto assordante
l’aria dolce
del mese di aprile… pertugio smarrito
nei sensi Bitonto negli occhi di chi guarda,
l’abito elegante,
il pregio di un sorriso giovanile.