Pare che, ad un certo punto, si siano affacciati da nuvole un poco distanti fra loro. Uno, occhiali grandi grandi e pensosi, viso un poco affilato e baffi di zucchero. L’altro, occhialini arguti, faccia più tonda, baffetti prendingiro ed un risolino ironico. Mento sul dorso delle mani giunte, si son messi a guardare verso questa landa un po’ triste che chiamiamo Terra. Sull’impiantito di un teatro ottocentesco dedicato ad un compositore famoso, una sera di gennaio, c’era una donna di nome Filomena Marturano (Susy Gargiulo), che dinanzi al sipario chiuso recitava la sua vita, tramata di dolori scavanti e sogni spezzati, tormenti inesorabili e fiera dignità. Poi, era la volta di un simpatico intreccio dal titolo “Pericolosamente”, commedia dell’arte che è arte della commedia ed equivoci a profusione. Poi, toccava a “Cupido scherza e…spazza” – in ambedue i casi, sul palco la sunnominata Gargiulo, Grazia Fiorentino, Clementina Guarna, Pina Rosato, Nico Daniele, Giuseppe Giuliano, Franco Leccese, Franco Ricci e Gianni Rubino della Compagnia “Sognando la ribalta”, protagonisti de “I De Filippo, un nome, un teatro” -, atto unico esilarante con l’amore protagonista assoluto di qui pro quo catturanti e battute avvincenti. Insomma, la comicità che dietro un sorriso catartico cela una memore lacrima. Gli applausi convinti hanno salutato gli attori, che, con un garbato inchino, mostravano gratitudine. L’eco di quel battimani sgattaiolava fin lassù, dove il più vecchio dei due aveva raggiunto l’altro sulla stessa nuvola e: “Peppì, facimm a pace?”, aveva proposto. L’altro, emozionato non meno che sorpreso, s’era girato di scatto e aveva sorriso luminoso: “Massì, come diceva l’amico nostro, nuje simm serie, appartnimmo a morte”. E si erano abbracciati come fanno due fratelli quando riconoscono identica la melodia dei battiti del cuore. Quaggiù, mano nella mano, Franco e Rosalba (Fantastico di Kastron, la regista poetessa), levati gli occhi al cielo, erano felici come due bambini che avevano realizzato un sogno…