I prodotti tipici della cucina bitontina e pugliese hanno fatto il giro dell’Italia e hanno conquistato anche la Cina grazie al cuoco e concittadino Daniele Veriello.
«Ho partecipato alla prima edizione della China International Import Expo (CIIE) –ci ha raccontato- che ha avuto un successo clamoroso. È stata organizzata, sul finire del 2018, dal CIIE Bureau, dal Ministry of Commerce Cinese e dalla Municipalità di Shangai. Ampio è stato il supporto istituzionale cinese e internazionale tra cui l’Organizzazione mondiale del commercio e la Conferenza delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo».
La prima fiera in Cina dedicata esclusivamente all’importazione di prodotti e servizi, incentivando così la presenza di espositori stranieri, si è tenuta presso l’imponente National Exhibition and Convention Centre.
«Sono fiero di aver rappresentato la Puglia, regione che amo e cerco di valorizzare tutti i giorni, ma in particolare la mia Bitonto a Shangai e non solo in Italia, dove ultimamente ho partecipato al “festival del panzerotto” di Bologna. La mia emozione probabilmente è stata simile a quella che provano i calciatori dei club quando vestono la maglia della nazionale ai mondiali di calcio».
«Sono stato contattato telefonicamente da Antonio Scocca, facente parte di un gruppo di aziende, leader mondiale nell’acquisto, trasformazione e commercializzazione del grano. Arrivare in una città come Shangai è stata una grande esperienza di vita e professionale. L’impressione che ho avuto è stata però di una cittadinanza schiva, forse diffidente nei confronti degli stranieri».
Nonostante ciò, i prodotti pugliesi, soprattutto bitontini, sono stati apprezzati.
«Portare la mia Bitonto sul vassoio, nella testa, nel cuore è stato motivo d’orgoglio per me. La città era sempre con me anche se io ero lontanissimo da lei. Così l’ho celebrata preparando i panzerotti e la focaccia tipica bitontina, composta – ovviamente – solo con prodotti pugliesi, e con show cooking».
Daniele, ora, è in giro per frequentare corsi di formazione, eventi e Show cooking, catering e consulenze per attività ristorative.
È impegnato anche nel sociale con la cooperativa Luxes con l’intento di recuperare il più possibile i ragazzi in difficoltà di Bitonto.
«Con gli enti di formazione regionali, stiamo iniziando corsi di cucina per inserire nel mondo della ristorazione ragazzi disoccupati e che non vanno a scuola, dai 17 ai 29 anni. Saranno completamente gratuiti».
Di progetti ne ha tanti, Daniele.
«Sono stato sin da piccolo affascinato dal mondo della cucina. Quando avevo tre o quattro anni, con mia nonna iniziai a sperimentare qualcosa. Ero sempre con lei quando cucinava le orecchiette, i cavatelli. Non ho mai più assaggiato una pasta così buona. Penso che l’amore che ci metti nelle cose faccia la differenza».
«A dodici anni ho cominciato a lavorare nelle pizzerie di paese, ho frequentato l’Alberghiero di Molfetta, ho fatto i miei primi esperimenti culinari in casa tra le urla di mia madre. A sedici anni, la mia prima stagione in Trentino e da qui il mio percorso è stato tutto in salita. Devo ringraziare i miei maestri, Antonio Bufi e Lucia della Guardia, oltre al team con cui lavoro».