Negli ultimi giorni a Bitonto si erano moltiplicati i fatti delittuosi, furti, rapine ed altre angherie che stavano colpendo privati e negozianti.
Così la Polizia di Stato impegnata nelle indagini – durante i servizi “Ad alto impatto”, disposti dal Questore Esposito -, ha intensificato i controlli e l’attività di prevenzione a carico di diversi soggetti pregiudicati, noti per aver commesso reati contro il patrimonio.
L’attenzione si è concentrata su un ragazzo in particolare, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, che non era stato trovato nella propria abitazione in concomitanza con uno degli eventi delittuosi.
Al fine di procedere alla cattura dell’evaso, gli agenti si sono recati presso la sua abitazione e, nonostante la resistenza messa in atto dai famigliari, che cercavano di temporeggiare per mettere in atto una nuova fuga del giovane, hanno preso di peso il 21enne che si era nascosto sotto il letto tra alcune coperte.
L’uomo è stato arrestato e condotto presso il carcere di Bari, mentre tre donne sue famigliari, sono state denunciate per resistenza, oltraggio e minacce a pubblico ufficiale: hanno continuato per tutto il tempo e anche sotto il Commissariato a ripetere frasi come “Sì murt”, “tama dà fuc”, e altre simili angherie.