Poco dopo la metà del cinquecento, Michel- de-Notre-Dame, conosciuto con lo pseudonimo latino di Nostradamus, medico e astrologo, scriveva nel suo libro “Centurie e Presagi” la seguente quartina:
“Di notte verrà attraverso la foresta di Regine.
Due parti valtorta, Herne, la pietra bianca.
Il monaco nero in grigio dentro Varennes.
Eletto capo causa tempesta, fuoco sangue trancia.”
Più di duecento anni dopo, esattamente il 21 giugno 1791, Luigi XVI re di Francia si dava alla fuga, travestito da servitore, per essere arrestato, coincidenza vuole, nel piccolo e sconosciuto villaggio di Varennes.
I punti di incontro tra questa oscura profezia e gli eventi che infuriavano al momento della cattura di Luigi XVI sono numerosi, ma non intendo dilungarmi oltre su questi aspetti, piuttosto su quella cultura accanitamente razionalistica che spesso sminuisce fenomeni tipo quello appena citato che frantumano come un castello di carte qualunque chiave di lettura strettamente logica.
Ricordiamo a titolo d’esempio lo studioso e luminare Georges Dumèzil che riferendosi alla quartina sopra riportata, sottolinea che statisticamente la probabilità di “azzeccarci” è di una chance contro molti milioni e che plausibilmente anche mamma scienza si dovrebbe piegare e ammettere che Nostradamus ha visto cosa sarebbe successo secoli dopo, non limitandosi ai soli eventi e ai luoghi, ma addentrandosi nei particolari, descrivendone anche i colori.
Nostradamus ci ha spesso abituato a sorprendenti anticipazioni storiche, con una raffica di dettagli e nomi precisi, che procura un senso di vertigine e fa letteralmente balzare la probabilità di centrare il bersaglio ad una contro molti miliardi, come nella quartina dove il veggente rinascimentale dà il nome del vicesindaco di Varennes che arrestò il re e ne indica il mestiere di speziale.
D’altro canto anche le Sacre scritture sono illuminate da un trionfo di profezie e vaticini che percorrono tutta la Storia ebraica da cima a fondo spronando a credere nello straordinario.
Inoltre ricordando che non a caso lo stesso Nostradamus era curiosamente ebreo, non vedo perché si debba confinare questo rebus storico nel dominio della superstizione, invece che essere aperti ad una realtà che per vie misteriose continua a parlare ai nostri cuori.