Che cos’è “La Teoria del Caos”, prima di addentrarmi in una sua semplice spiegazione ritengo doveroso offrirvi la sua rigorosa definizione. L’idea che sta alla base della Teoria del Caos è che “PICCOLE variazioni nelle condizioni iniziali producono GRANDI variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema” e ciò lega a doppio filo o sarebbe meglio dire crea una dipendenza sensibile tra il risultato finale e le condizioni iniziali che l’hanno prodotto.
Cosa evinciamo da questa affermazione? Per prima cosa che sistemi o eventi fisicamente distanti tra loro, in realtà siano strettamente intercomunicanti.
Ma muoviamoci per piccoli passi, per illustrare i passaggi e i conseguenti progressi che hanno portato alla formulazione di questo enunciato della matematica moderna.
Prima degli anni sessanta il termine “caos” assumeva il significato di disordine senza forma, la scienza aveva un’impostazione esclusivamente deterministica e la determinatezza delle leggi della fisica imponevano che per un problema formalizzato da equazioni se ne ricavasse un’unica soluzione. Questo approccio scientifico, che aggirava una maggiore complessità dei sistemi naturali oggetto di studio, nonostante fosse una semplificazione ha permesso di realizzare strumenti moderni quale la radio, la televisione, i radar, i telefoni cellulari, i satelliti per le comunicazioni, le fibre artificiali e non ultimi i computer.
Questa impostazione per così dire classica, fu però presto contraddetta dal meteorologo Edward Lorenz che nel 1963 si era riproposto di creare un modello matematico che regolasse l’andamento dei fenomeni atmosferici. Risolvendo le equazioni da lui impostate al computer, scoprì che la soluzione oscillava in una maniera del tutto irregolare per l’appunto aveva un andamento casuale e la cosa che lo sbalordì maggiormente era che reimpostando le condizioni iniziali in modo sensibilmente diverso il risultato ottenuto differisse totalmente dalla prima soluzione prodotta e così si arrivò all’estrosa formulazione dell’ “Effetto farfalla” e cioè che “il battito di una farfalla possa generare, dopo un mese, un uragano dalla parte opposta del globo.”
Se i miei lettori consultassero la pregiatissima enciclopedia multimediale Wikipedia, di cui mi fregio di essere un piccolo finanziatore offrendo un modesto contributo mensile, leggerebbero questa definizione “La teoria del caos è lo studio, attraverso modelli propri della fisica matematica, dei sistemi dinamici che esibiscono una sensibilità esponenziale rispetto alle condizioni iniziali”.
Questa definizione sintetizza per l’appunto quanto detto prima e cioè che variando seppur di poco le condizioni iniziali assistiamo ad un risultato finale completamente diverso e ciò vale ad esempio per lo studio degli ecosistemi naturali.
Faccio un’umile osservazione su quanto stiamo assistendo in questi ultimi anni e cioè ad una contagiosa crescita di teatri di guerra nel mondo.
Ora come molti sanno esiste una macabra definizione che dice che “L’Economia sia la madre di tutte le guerre ”. Si stima che il debito pubblico mondiale abbia superato i 300.000 miliardi di dollari e visto che l’Economia reagisce a stimoli e sollecitazioni come un soggetto vigile e reattivo, alla luce di quanto detto sino a questo momento, non è possibile che i politologi mondiali stiano cercando una spiegazione a questi eventi luttuosi nella direzione sbagliata?
Auspico che chi mi legge mi dia una risposta….
(Rubrica a cura di Raffaele Verna – foto dal web)