C’è un po’ di Bitonto tra le stelle della cucina italiana.
Si chiama Fabio Cappiello, 34 anni, e oggi è lo chef del ristorante Vespasia di Norcia, dove ha confermato la stella Michelin e conquistato anche la stella verde per la sostenibilità.
La sua è una storia che parte dal Sud, dai profumi intensi della Puglia, e arriva nel cuore dell’Umbria, dove la natura è protagonista e il rispetto per ogni ingrediente diventa gesto quotidiano.
Diplomato all’Istituto Alberghiero di Molfetta nel 2010, Cappiello si forma nei ristoranti della sua città natale, apprendendo rigore, pazienza e amore per la materia prima. Nello stesso anno si trasferisce a Norcia, entrando nel Gruppo Bianconi Ospitalità, una delle realtà più solide del panorama umbro. Qui cresce professionalmente, fino a entrare nel 2017 nella brigata dello chef Valentino Palmisano al Vespasia, ristorante fine dining all’interno del suggestivo Palazzo Seneca.
Nel 2021, dopo anni di lavoro e dedizione, assume la guida delle cucine. Conferma la stella Michelin, ma imprime al Vespasia una direzione tutta sua: una cucina etica, radicata nel territorio, rispettosa della stagionalità e attenta agli sprechi alimentari.
Ogni piatto nasce come un omaggio alla terra umbra, che viene raccontata attraverso ortaggi, legumi e carni locali, senza dimenticare il dialogo costante con i produttori del posto.
Nel 2023, il ristorante riceve la stella verde Michelin, riconoscimento che premia il suo impegno per una cucina sostenibile, confermata anche nel 2024.
Oggi Cappiello è considerato una delle voci più autentiche della nuova generazione di chef italiani, capace di coniugare tecnica e sensibilità, etica e creatività, con la stessa naturalezza con cui ha portato un po’ del suo Mediterraneo tra le montagne di Norcia.
Un talento che, partendo da Bitonto, ha saputo guardare lontano senza mai dimenticare le radici.

















