Come da tradizione, l’estate porta con sé spensieratezza, leggerezza, voglia di divertimento e relax. Oltre, vabbè, agli irrinunciabili motivetti per gli onnivori musicali e alla più che rinunciabile canicola soffocante…
Non potendo far nulla per neutralizzare lo strapotere termico della nostra amataodiata stella vitale, il buon Adriano Barone da Bitonto ci ha quantomeno regalato un nuovo pezzo che tanto strizza l’occhio alle hit estive dei suoi colleghi più affermati.
“Ubriaco di te” è infatti da oggi disponibile ovunque (Spotify, YouTube, TikTok, Apple Music, Deezer, eccetera eccetera) e rappresenta la sesta fatica artistica di H/B, dopo “Non è così”, “Giù”, “Lettera a mio fratello”, “Hangover” e “Il tuo veleno”; un brano che si cala alla perfezione in quelle serate di fine agosto che hanno sempre un sapore diverso dal resto dell’anno e dove un po’ tutto si traveste di magia, soprattutto quando i protagonisti sono giovani ragazzi alla ricerca di alchimie umane varie ed eventuali…
Il nuovo pezzo di Adriano, super orecchiabile e fresco fresco proprio come piace a noi boccheggianti di questa stagione rovente, ricorda nello specifico la più classica delle “conoscenze di una sera” in cui i due soggetti in questione (ci sarà qualcosa di autobiografico…?!) non si sono mai più rivisti, lasciando giocoforza le cose a metà: Mi dici l’hai vista una sola volta e vuoi dedicarle una canzone / Ma fra’ guardala, gliene dedicherei un’altra e poi un’altra e poi un’altra… / Sono uscito solamente per cercarti / Incontrarti e fingere sia casualità / Di te mi sono rimasti dei messaggi / E questa voglia che non va via. Questo l’incipit inequivocabile della canzone.
Inebriato pesantemente da questi ricordi e dalla stordente volontà di rivederla, “il lui di oggi” torna a ballare in modo distratto perché la sua mente è ormai rapita dai vividi ricordi di quella serata vissuta a metà.
Il micidiale mix alcol-nostalgia ha poi fatto il resto, partorendo il titolo “Ubriaco di te”, che continua così: Sarà che non so molto, lo ammetto, mi hai travolto / Mi hai parlato un po’ di te, di ciò che tieni nascosto / Ti guardavo negli occhi, spariva tutto intorno / Pieno un altro bicchiere se si vedeva il fondo / Eravamo noi soli una notte di fine estate / Una bottiglia di rosato, a sinistra il mare / Le strade già vuote, le ultime barche / Assomigli a tutto ciò che mi piace.
Adriano Barone e il producer Giulio Moretti – in arte Julius K9 – hanno mescolato più generi con diversi sound, in “Ubriaco di te”, dando vita ad una sorta di lieve dipinto musicale grazie al quale è facilissimo immaginare, fin dai primi secondi di ascolto, il mare, la sera, la “situa”, con quell’intangibile elettricità che scorre a distanza tra due corpi e, chissà, tra due menti…
Vorrei baciarti ma so che ora non posso / Cos’è successo sto perdendo il controllo / Mi sento in decollo / E dentro sto club ballo con gli occhi distratti / Cerco qualcuno che possa assomigliarti / L’ultima mossa di una partita a scacchi / Dove tocca rimanere più calmi / Ma mi sento ubriaco di te.
Insomma, ci sono casi in cui lo stato di ebbrezza può non c’entrare nulla con la (sacra!) guida sicura e ci sono mari in cui è bellissimo annegare, soprattutto quando non si è più adolescenti e i ricordi ti fanno sentire vivo, tra l’amarognolo di una sana malinconia e la spinta di un’energia esistenziale impossibili da battere a braccio di ferro…
LINK YOUTUBE DI “UBRIACO DI TE”
https://youtu.be/QySSunoGmnI?si=HC-kq–Zqwi4IMje