Quando i tormenti le assediano il cuore, la piccola Sofia si infila le cuffie negli orecchi e aspetta che le note rintocchino all’unisono con i battiti che le agitano il petto. Finché, pian piano, si chetano e tornano regolari. Il segreto è tutto qui.
Perché, in fondo, dietro la maschera che ci impone di indossate la vita, c’è sempre un volto desioso di urlare al mondo la sua verità. In attesa che qualcuno si accorga che sotto la bronzea corazza, aulenti petali di velluto anelano carezze e basta.
È così, forse, che è nato “Fiore sotto l’armatura” di Fiasoff, nome d’arte (dolce e tenace) di Sofia Abbatantuono – credits: composizione di Rosita Cannito; arrangiamento di Thomas Garofalo, in arte ThomasJ, all’arrangiamento; registrato e prodotto presso lo studio TF Records https://youtu.be/-dcrRbv-PuU?si=Lg8Hk_y_9vOnIJBk: «Dalla fine di maggio, il brano è su tutte le piattaforme digitali, ed è nato perché stavo vivendo un periodo particolare della mia vita e per alleggerirmi un po’ mi sono messa a scrivere una pagina di diario, in cui esternavo tutto quel che avevo dentro, e la mia maestra di canto, che qualcosa aveva capito, mi ha aiutato a trasformare questa pagina in un testo musicale».
La traccia racconta, con appassionato trasporto, l’inquietudine dell’età più bella che può e deve trasformarsi in folgore di bellezza e meraviglia: «Con questa canzone voglio dare coraggio a chi non vede luce nelle tenebre della sua vita, e magari si fa sensi di colpa inutili, e vorrei che anche altri adolescenti non facciano come me. Mai mollare dinanzi alle prime difficoltà, bisogna sempre farsi forza. Sono orgogliosa di quel che ho creato».
«Mia sorella Silvia è il mio punto di forza, la copertina del pezzo – due ragazze che camminano insieme, una vestita di chiaro, l’altra di scuro- è un omaggio a lei e al nostro legame speciale, lei è la mia salvezza», le parole colme di gratitudine di Sofia.
Che ripercorre la sua breve lunga carriera: «Canto da dieci anni e da tre frequento l’Accademia Futura della mia impareggiabile maestra Rosita Cannito (guida sensibile e sicura, ndr). Per me la musica è respiro, dona colore ai miei pensieri, rende reale l’immaginabile, perché quando canto sono in un mondo diverso, parallelo, altro».
La giovane artista non ha intenzione di chiudere i libri, però: «Frequento il quarto anno del Liceo “Carmine Sylos” indirizzo Scienze Umane, pure a scuola tendo a dare sempre il massimo. Voglio migliorare sempre più, non so se continuerò nel mondo della musica, che è pieno di insidie o se andrò all’università e lavorerò nelle scuole dell’infanzia».
E sarà una scelta di vita convinta e melodiosa, ne siamo certi…