Avreste mai pensato che la casa, in cui torniamo dopo intense giornate di lavoro e di stress, possa essere il luogo in cui il pericolo è in agguato più che altrove? E già, sarà che giunti tra le familiari mura domestiche si abbandona lo stato di attenzione richiesto fuori, sarà che ci si muove in modalità automatica proprio perché gli ambienti sono conosciuti, sarà perché si sottovaluta la portata di gesti quotidiani che proprio nella ripetitività nascondono insidie, ma è un dato incontrovertibile che gli incidenti domestici in Italia sono un fatto rilevante.
Lo sa bene, perché lo misura sul campo, la dottoressa Luciana Marzella, bitontina di origini e attualmente Responsabile del Servizio Traumatologia della Mano e Microchirurgia UO Ch della mano all’IRCCS Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano, autrice del libro “La casa sicura”, edito da Sperling & Krupfer, che sarà presentato lunedì 23 giugno, alle ore 18.30, nella splendida cornice del teatro Traetta a Bitonto.
Un libro che nasce proprio dall’esperienza diretta della dottoressa e raccoglie storie vere di pazienti, traumi comuni, situazioni anche divertenti in cui tanti finiscono per ritrovarsi pagandone le inaspettate conseguenze.
“Si tratta di un libro molto completo, che parla anche di come possa capitare di farsi del male mangiando per esempio, che offre tanti piccoli avvertimenti sulla prevenzione degli infortuni domestici e anche un vademecum di pronto intervento una volta che il danno è occorso”.
Qual è l’incidente domestico più sottovalutato dottoressa?
“La scatoletta di tonno che viene aperta male è percentualmente molto frequente. E’ un gesto che si compie in modo automatico e, quindi, distratto. Ma in casa la distrazione è amica del guaio e la modalità multitasking che caratterizza la vita frenetica fuori dovrebbe essere dismessa una volta varcata la soglia di casa. Il cellulare andrebbe riposto e non portato al collo mentre si eseguono le normali faccende domestiche. Molti mi dicono “ma lo avevo fatto mille volte” senza valutare che per mille volte si è stati fortunati”.
Lo smart working ha certamente aggiunto problematiche nuove che incidono sulla salute di chi vive la casa non più come un luogo in cui poter disattivare la “normalità” e godersi una forma autentica di pace e ripresa.
Non solo. Se si pensa che a trascorrere la maggior parte del tempo in casa sono i bambini e gli anziani si comprende anche che sono proprio loro i bersagli inconsapevoli eletti alle tristi fatalità.
“La fascia d’età più esposta è proprio quella degli anziani, abituati a vivere l’autonomia come misura della serenità e che, nell’affrontare un subdolo incidente domestico, si scoprono fragili e, di lì in poi, crollano”
Muoversi in modo sicuro, fare bene le conserve, disporre correttamente il cibo in frigo per evitare contaminazioni, scegliere le luci giuste per ciascun ambiente domestico e molto molto altro sarà condiviso nell’incontro di lunedì con la dottoressa Marzella, in cui interverranno anche il sindaco Francesco Paolo Ricci, il sindaco di Bari Vito Leccese, il Presidente della commissione per l’ambiente, il clima e la sicurezza alimentare Antonio Decaro, il Direttore Generale della ASL Bari Luigi Fruscio, l’Assessora al Welfare del Comune di Bitonto Silvia Altamura e la giornalista esperta in media education e Presidente Municipio 1 di Bari Annamaria Ferretti.
L’ingresso è libero e l’occasione imperdibile.