Il post, che riprendiamo e pubblichiamo affinché non resti confinato in una pagina social, è di Domenico Rucci, un cittadino esemplare, che denuncia un problema endemico della nostra città.
Leggiamo.
“Sono stanco, esasperato, frustrato. Ogni giorno, vivere Bitonto da disabile in carrozzina elettrica è una battaglia persa in partenza. Non è “un po’ problematico”, è un inferno quotidiano fatto di mancanza di rispetto, di inciviltà dilagante che sembra quasi voluta.
Stasera, l’ennesima umiliazione. Davanti alla Fornelli, ho provato a usare l’unico scivolo decente per accedere ai portici di Piazza Padre Pio. E cosa trovo? L’ennesima auto parcheggiata di traverso, con una sfacciataggine che toglie il fiato. Vetri chiusi, nessuno nei paraggi, nessuno al bar che sapesse nulla. Un muro di indifferenza.
Ho provato a chiamare i Vigili Urbani. Ah, i Vigili… ormai a Bitonto, dopo le 22:30/23:00, sembrano sparire nel nulla. Fanno lavoro d’ufficio, non pattugliano le strade, non tutelano i diritti dei cittadini, specialmente quelli più vulnerabili.
Questa gente, questi automobilisti, i monopattini elettrici che sfrecciano sui marciapiedi, i ciclisti elettrici che ignorano ogni regola… sembrano farlo apposta! Sembra che sappiano che tanto, a una certa ora, nessuno li multa, nessuno li sposta. E così i nostri scivoli, le nostre uniche vie d’accesso, diventano parcheggi abusivi, ostacoli insormontabili che ci condannano all’isolamento.
Non è solo un disagio, è una violazione continua della nostra libertà, della nostra autonomia, della nostra dignità. Bitonto è una città bellissima, ma la sua inciviltà stradale la sta rendendo invivibile per chi come me ha il “difetto” di non poter camminare.
Sono stanco di lottare contro i mulini a vento di questa indifferenza. Sono stanco di sentirmi un cittadino di serie B, costretto a fare giri infiniti o a rinunciare a una semplice passeggiata. La situazione è devastante, e la speranza di un cambiamento si affievolisce ogni giorno di più”.