C’è che, ad un certo punto della cerimonia inaugurale, si sono messi tutti a cantare in girotondo e sembrava come se angeli di tutte le età danzassero su una terra divenuta cielo.
Già, quel che sembra un transito fugace quaggiù, spesso funestato da dolori e affanni, può tramutarsi in un grande abbraccio di anime sublimi, che nella condivisione della sofferenza sanno dar vita ad una comunità di bellezza e meraviglia.
Peraltro, non è un caso che nell’antica Roma il “pallium” fosse un mantello che avvolgeva, proteggeva, custodiva. Perché nessuno si sentisse solo al momento della sfida all’umana fragilità.
Dunque, sabato scorso, presso il Villaggio dell’accoglienza Agebeo, nell’ambito delle iniziative a favore delle cure palliative, che ca sotto il nome di Giro d’Italia delle cure palliative pediatriche, si è tenuta l’inaugurazione di una importante Unità operativa di Cure palliative pediatriche. Un grande traguardo per tutti.
All’evento, promosso da alcune associazioni locali, hanno partecipato anche gruppi di alunni e studenti, in rappresentanza di scuole, che come il 1º Circolo didattico “N. Fornelli”, molto hanno sostenuto questa e tante altre iniziative a favore delle famiglie ematoncologiche del Policlinico di Bari.
Le classi dell’istituto bitontino – guidato con mano saggia dalla dirigente prof.ssa Anita Amoia e animato da insegnanti colte e sensibili – che vi hanno preso parte, con gioia ed entusiasmo, sono state la 2A e la 2B.
Tutto è avvenuto in un clima di allegria e divertimento con laboratori di musica, arte, PET theraphy e di gioco molto coinvolgente per piccoli, adulti e bambini e ragazzi speciali delle unità operative succitate.
Questi bambini – bellissimi, pensosi aligeri- contagiati dall’amore non potranno che divenire ottimi cittadini, per sempre memori di queste giornate passate ad ascoltare il cuore degli altri, anche solo per imparare i battiti, che rintoccano nel loro piccolo grande petto…