“Vedere i bambini così felici e spensierati ci ripaga di tutto – commenta Mariarosa Uccelli, coordinatrice del SAI – Ci fa pensare che alla fine, per loro, sia valsa la pena intraprendere il viaggio”.
Un viaggio di speranza che Auxilium ha voluto reinterpretare in chiave positiva e rappresentare graficamente sul muro perimetrale della scuola media Sylos.
Venerdì scorso, la società cooperativa bitontina ha voluto infatti festeggiare la giornata mondiale del rifugiato con un grande murales.
A realizzarlo, l’artista e fumettista altamurano Marco Forte, aiutato da venti piccoli artisti: i minori accolti dal centro. Colori vivaci e brillanti quelli utilizzati per rappresentare il volo di bambini verso cieli migliori.
“Il murales – spiega l’operatore Andrea De Bernardis, che insieme a tutto lo staff del SAI ha organizzato l’iniziativa – si ispira al libro per bambini “Oh, quante cose vedrai” di Dr Seuss, che insegna ai bambini ad affrontare la vita a testa alta, senza abbattersi per sconfitte e sofferenze”.
Traumi che, a dispetto della loro giovanissima età, i bambini conoscono già benissimo.
“Noi cerchiamo di ridar loro l’infanzia e la normalità” commenta Mariarosa Uccelli.
Sono circa 70 le persone accolte attualmente dal SAI a Bitonto. Persone di tutte le nazionalità ed età assistite da un minimo di sei mesi ad un massimo di un anno.
“Cerchiamo di far il possibile per permettere loro di integrarsi sul territorio e di renderli indipendenti – continua la coordinatrice – Molti decidono poi di restare a Bitonto, non solo per garantire ai più piccoli di terminare il loro percorso di studi, ma anche perché ritengono la nostra città accogliente”.
“Il nostro compito è mettere la persona al centro del percorso di aiuto, fornendo gli strumenti necessari perché possa proseguire poi in autonomia”. Un lavoro che tutta l’equipe SAI svolge ogni giorno silenziosamente, anche grazie al supporto del Comune.
“Voglio ringraziare l’amministrazione e in particolare il sindaco Francesco Paolo Ricci e l’assessora al Welfare Silvia Altamura per l’attenzione verso qualsiasi tipo di vulnerabilità e fragilità – sottolinea Uccelli – Il nostro è un progetto comunale e preziosa è la collaborazione con gli uffici di Palazzo Gentile e in particolare con la dottoressa Speranza, nostro punto di riferimento, e della dottoressa Grazia Capaldi”.
“Il nostro grazie – continua – va anche alla professoressa Filomena Bruno, dirigente dell’I.C. “Carmine Sylos” per averci concesso di realizzare il murales, con cui vogliamo celebrare il coraggio di chi affronta il viaggio”.
L’opera è stata apprezzata anche dall’assessora Silvia Altamura: “Con Auxilium, con cui collaboriamo sia per il servizio SAI che ADI, condividiamo lo stesso motore: siamo mossi dalla volontà di riuscire a dare servizi e stimolare la coscienza civile, lavorando nel nostro piccolo per la pace”.
L’assessore all’Istruzione, Christian Farella ha lodato invece la volontà della scuola, “agenzia formativa che da sempre sensibilizza all’accoglienza” di “mettersi a disposizione e contribuire a inclusione e generare bellezza”.
Il murales però non sarà un’opera fine a se stessa. “Quest’opera – l’augurio della dottoressa Giovanna Zambetta della Prefettura di Bari – sia un ponte verso un futuro di unione e integrazione”.