A vent’anni dal disastro aereo di Capo Gallo, la città di Bari ha ospitato ieri la cerimonia di premiazione del concorso artistico “Sulle ali della memoria”, promosso dall’associazione dedicata alle vittime del volo Tuninter 1153. Un’iniziativa rivolta agli studenti delle scuole superiori baresi, nata per stimolare una riflessione sul valore della responsabilità civile attraverso l’arte.
L’occasione riaccende il ricordo di una tragedia che colpì duramente anche Bitonto. Tra le 16 persone che persero la vita in quel 6 agosto 2005, infatti, c’era anche un nostro concittadino: Enrico Fallacara. Morì da eroe, dopo aver salvato alcuni passeggeri dispersi tra le onde del mare. Un gesto estremo, compiuto con lucidità e coraggio, che ha lasciato una traccia profonda nel cuore della comunità bitontina.
L’incontro si è svolto nel pomeriggio a Bari, alla presenza del sindaco Vito Leccese, dell’assessore alla Conoscenza Vito Lacoppola, del presidente di Aeroporti di Puglia Antonio Maria Vasile e della presidente del Municipio I Annamaria Ferretti.
“Non è un caso che il tema di questo concorso sia il senso di responsabilità – ha spiegato Rosanna Baldacci, presidente dell’associazione ‘Disastro aereo Capo Gallo 6 agosto 2005’ – perché questa tragedia è avvenuta per incuria, superficialità e leggerezza. Una serie di errori umani che potevano e dovevano essere evitati”.
Opere visive e cortometraggi hanno raccontato, con sguardi diversi, l’urgenza di coltivare memoria e consapevolezza. I vincitori sono stati selezionati da una giuria dopo un confronto serrato, vista la qualità dei lavori. Gli elaborati saranno esposti in una mostra pubblica il prossimo 26 luglio. Mentre il 6 agosto, nella data esatta dell’anniversario, si terrà una cerimonia commemorativa presso la stele dedicata alle vittime nel parco di Punta Perotti.
“Attraverso la creatività dei ragazzi promuoviamo la cultura della sicurezza e della prevenzione – ha dichiarato l’assessore Lacoppola – perché parlare di responsabilità significa proteggere il futuro”.
Un messaggio rilanciato anche dal sindaco Leccese: “Questa tragedia ha segnato profondamente la nostra comunità. Oggi l’associazione trasmette un dono prezioso: un impegno concreto, formativo, rivolto ai giovani, affinché simili errori non si ripetano mai più”.
Il volo Tuninter 1153, partito da Bari e diretto a Djerba, precipitò nelle acque di Capo Gallo il 6 agosto 2005 durante un tentativo di ammaraggio. Le indagini accertarono gravi responsabilità tecniche e gestionali. Le conseguenze furono devastanti: 16 morti, 23 feriti e decine di famiglie spezzate. Ma anche l’inizio di un lungo cammino di memoria e verità, che oggi continua grazie alla testimonianza viva dei sopravvissuti e dei familiari.