Nell’antica Roma, Vesta era la dea del focolare: proteggeva la casa, custodiva il calore, univa le persone attorno al fuoco. E forse non è un caso se proprio da questo mito nasce “Vesta”, il nuovo ristorante che apre oggi a Bitonto, in Corte Luise 2, a due passi dal centro storico. Perché qui, tra pietra viva e profumo di brace, l’idea è la stessa: ritrovare il senso dell’incontro, del calore, della convivialità vera.
Dietro il progetto c’è Saverio Rizzitelli – con la compagna Margherita Salierno -, giovane imprenditore bitontino che ha scelto di investire nella sua città. Con lui, a guidare la cucina, c’è il fratello Raffaele, chef e custode della brace. Insieme hanno dato vita a una braceria nel cuore della città, capace di offrire carne di qualità, cotture sapienti e un’atmosfera autentica. Non un locale “di lusso”, ma un luogo sincero, accessibile a tutti, dove il gusto e la tradizione si sposano con la cura dei dettagli.
La sala conta 40 posti, raccolta quanto basta per sentirsi ospiti e non clienti. Le arcate in pietra raccontano la storia di Bitonto meglio di qualsiasi parola. Ogni elemento della location – la luce morbida, il legno caldo, il fuoco vivo – richiama l’idea del focolare: semplice, accogliente, vero.
«Ho scelto il nome Vesta perché la brace, per me, è casa – racconta Saverio – Il fuoco non è solo cottura: è pazienza, rispetto per il cibo e desiderio di far star bene chi si siede a tavola».
Stasera, alle 20, l’inaugurazione ufficiale. Una nuova apertura, sì. Ma anche qualcosa di più: un nuovo fuoco che si accende nella comunità, un posto dove ritrovarsi, raccontarsi, mangiare bene e – perché no – sentirsi a casa.

















