Sedici telecamere di ultima generazione, di cui quattro per lettura targhe.
Presto, a Bitonto, ci sarà un numero importante di occhi elettronici in più con cui poter combattere la piaga della criminalità e della sicurezza. Nei giorni scorsi, infatti, con apposita determina dirigenziale, è stato dato il via libera alla realizzazione del progetto sugli apparecchi per il controllo di accesso nella città dell’olio e del sollievo nonchè delle frazioni. La storia nasce nell’estate dello scorso anno (clicca qui per articolo urly.it/31cfac), quando da Palazzo Gentile hanno strappato un cofinanziamento di 45mila euro dal ministero dell’Interno grazie al Fondo unico Giustizia (a cui si sono aggiunti 20mila euro di fondi propri, ndr), un sostegno finanziario calcolato per ciascun comune in proporzione alla popolazione residente (la città e nelle frazioni di Mariotto e Palombaio contano 55.354 abitanti e presentano un indice di delittuosità pari a 1.548,22). Per poter accedere alle risorse economiche, da corso Vittorio Emanuele hanno presentato apposita istanza alla Prefettura di Bari corredata da schede progettuali recanti ogni singola iniziativa proposta con le relative voci di spesa.
E così, dopo le dovute questioni burocratiche, sfruttando la possibilità di poter affidare, in modo diretto, i servizi e forniture, ivi compresi i servizi di ingegneria e architettura e l’attività di progettazione, per un importo inferiore a 140mila euro anche senza consultazione di più operatori economici, il Comune ha predisposto la trattativa diretta con la ditta individuale “Paganelli Luigi” di Corato per la realizzazione del progetto di videosorveglianza.
In tema di telecamere, resta ancora da affidare l’installazione di un’altra 20ina di occhi elettronici, ottenuti da un altro finanziamento ministeriale strappato nel 2023.

















