Quando è sott’acqua, per il giovanissimo Paolo non esiste più niente, se non lo sport.
Quello sport, il nuoto: i rumori del mondo svaniscono e batte contro gli orecchi solo lo sciabordio delle piccole onde, che animano la vasca.
Tutto il resto arriva come un’eco lontana e nulla più. Ed è giusto che sia così.
Avvolto da quell’azzurro che sembra un piccolo cielo inscatolato, lui saetta inafferrabile da dieci anni e così gli capita pure di vincere gare importanti in quella specialità che esprime tutto il suo cuore: lo stile libero.
Lui si chiama Paolo Marrone, nuota da dieci anni e ad uno dei sei macro-eventi nazionali, che compongono nel loro assieme i Giochi Nazionali Estivi 2025 di Special Olympics, che si è tenuto nei giorni scorsi a Verona, ha ottenuto un ottimo risultato, anzi due: primo posto nei 25 metri e secondo nei 50.
Un oro e un argento per questo stellante atleta, mica male. Bracciata dopo bracciata, ha messo dietro tutta la concorrenza, l’ottimo studente del Ite “Vitale Giordano”.
“Tramite la pratica sportiva, il ragazzo trova la dimensione più giusta per esprimere tutto sé stesso“, commenta felice il prof. Francesco Fallacara, l’educatore che lo segue con occhio amorevole.
Così, l’ardito nuotatore sa che deve rispettare i limiti della corsia, virare con abilità e andare, sempre, perché questa è la vita: trovare il proprio posto, essere sempre disposti a cambiare per superare gli ostacoli e non fermarsi mai…