Poco più di 900mila euro per la realizzazione di infrastrutture verdi urbane e periurbane nella zona artigianale della città, in modo tale da favorirne la completa conversione in Area produttiva paesaggisticamente ed ecologicamente attrezzate (Appea), decretata già da anni sulle carte ma in pratica ancora incompleta.
A Bitonto, la Giunta comunale guidata da Francesco Paolo Ricci ha dato il via libera a “GreenRun Bitonto: riqualificazione paesaggistica e ambientale”, un progetto di fattibilità economica che verrà sottoposto al vaglio della Regione per l’apposito finanziamento, che sarà fondamentale per la realizzazione. Il progetto – si legge tra le carte – si sviluppa lungo una fascia perimetrale della zona artigianale, con una lunghezza di circa mille metri lineari e una larghezza costante di 4,5 metri, per una superficie complessiva interessata dalla permeabilizzazione di circa 4.500 metri quadri. L’intervento si propone di incrementare significativamente la superficie permeabile e piantumare essenze arboree e arbustive per favorire l’ombreggiamento, la traspirazione e la riduzione delle temperature estive, una gestione sostenibile delle acque meteoriche, attraverso la realizzazione di una pavimentazione ecologica e filtrante con masselli autobloccanti filtranti, per favorire l’infiltrazione delle acque piovane nel sottosuolo, riducendo il carico sulle reti fognarie e contrastando il rischio di allagamenti localizzati; un miglioramento della qualità dell’aria, attraverso la piantumazione di circa 200 alberi di “Ligustrum japonicum” per assorbire anidride carbonica e altri inquinanti atmosferici, contribuendo alla depurazione dell’aria.
A tutto questo, poi, si deve aggiungere la volontà di promuovere la biodiversità con la creazione di nuovi habitat vegetali attraverso la piantumazione di alberi e 200 siepi con piante officinali e impollinatrici, aumentando la varietà floristica e faunistica; inserire nuovi spazi di fruizione pubblica e benessere attraverso una pista running di circa 1.000 metri lineari e tre aree ombreggiate attrezzate con panchine e fontanelle, incentivando l’attività fisica e offrendo luoghi di sosta e socializzazione; trasformare un margine anonimo e degradato in un elemento paesaggistico di pregio, fungendo da cerniera funzionale ed ecologica tra l’ambiente antropizzato e quello agricolo.