«Lo sport è diritto alle regole perché ha riflessi non solo di natura sociale, fondamentali per i giovani, per il benessere fisico, per il progresso e per la pace, ma anche giuridici, legati a statuti e regolamenti. Con la modifica dell’articolo 33 della Costituzione, lo sport e l’attività sportiva diventano un principio di rango costituzionale, capace di orientare la legislazione futura e stimolare iniziative concrete da parte dello Stato e degli enti pubblici».
Così, Michele Coletti, presidente dell’associazione Sapere Aude durante il dibattito inaugurale del festival “Il diritto in piazza“, sul tema “Lo sport come presidio di legalità”. Dibattito che ha visto rappresentanti delle istituzioni, del sistema giudiziario, dello sport e del terzo settore ribadire come questo nuovo valore costituzionale si stia declinando nella quotidianità, anche a supporto della legalità.
«Lo sport è ormai parte integrante della vita degli italiani e con il suo inserimento in Costituzione, promosso e sostenuto dal PD, gli abbiamo finalmente dato un riconoscimento che ne valorizza la funzione educativa, sociale e di promozione del benessere psicofisico. Affinché lo sport diventi sempre di più uno strumento di inclusione e un presidio di salute e cittadinanza attiva è fondamentale che il Governo utilizzi a pieno il miliardo di euro messo a disposizione dal PNRR» ha affermato l’onorevole Ubaldo Pagano, cofirmatario della proposta di legge costituzionale sulla modifica all’articolo 33 della Costituzione in materia di attività sportive,
Il tema è stato ripreso anche dal Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato: «Lo sport è stato inserito nell’articolo 33, subito dopo l’articolo 32 che tutela la salute. Sport e salute sono connessi: aderire a corretti stili di vita, alimentari e sportivi, previene patologie anche tumorali. È fondamentale per mantenere sostenibile il Servizio sanitario nazionale pubblico, perché la popolazione invecchia e bisogna favorire un invecchiamento attivo, senza conclamare sintomi e ospedalizzazioni. Lo sport, insieme a una sana alimentazione, è l’elemento essenziale per prevenire tutto questo».
Il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, ha sottolineato il valore dell’iniziativa per la comunità cittadina: «Quello del Festival del Diritto è un appuntamento importante, che oggi affronta un tema centrale come lo sport, strettamente legato alla salute. Due aspetti che si coniugano e che meritano attenzione. È un evento che si rinnova e che vede l’associazione Sapere Aude coinvolgere scuole, associazioni e professionisti. Un’iniziativa significativa per la nostra città».
La presidente ANM BARI e componente della Rete magistrati ‘Sport & Legalità’ Antonella Cafagna ha ricordato le attività della rete, “impegnata nel promuovere progetti e iniziative che pongono al centro lo sport come veicolo per l’educazione delle giovani generazioni alla cultura della legalità oltre che leva di inclusione sociale delle persone a rischio marginalità. L’attività sportiva è strumento di aggregazione, valorizza lo spirito di solidarietà, favorisce la maturazione della personalità nel rispetto delle regole e degli altri”.
















