Toccherà a una società brindisina, la “Secom srl”, il difficile e delicato compito di mettere in sicurezza la discarica “Ecoambiente” situata in contrada “Torre d’Agera”.
Lo si legge nella determina dirigenziale di qualche giorno fa e con cui da Palazzo Gentile affidano l’incarico dopo la gara effettuata, poco più di un mese fa, sul portale “Empulia”. Sono state cinque le proposte e le offerte arrivate a corso Vittorio Emanuele e quella brindisina ha avuto la meglio per un migliore eccesso di ribasso, di oltre il 42 per cento sull’importo di gara, che era di 290mila euro. La somma deriva dal finanziamento strappato, a febbraio, dal Comune alla Regione Puglia di 400mila euro e concesso proprio per la messa in sicurezza d’urgenza e per l’elaborazione della progettazione di interventi prioritari di chiusura definitiva della discarica di rifiuti urbani. Prima di arrivare alla gara a all’affidamento, da Palazzo Gentile avevano affidato, in primavera, a una società toscana l’elaborazione progettuale delle specifiche tecniche per l’attività di estrazione del percolato e fattibilità del barrieramento idraulico. Quello della messa in sicurezza è il primo (e urgente) di una serie di operazioni da effettuare che porteranno alla bonifica del sito e operazioni sulle quali, nei giorni scorsi, erano tornati – per sollecitarle – Sinistra italiana e il Partito socialista.
La discarica, al momento, – si legge in alcuni atti amministrativi predisposti da Palazzo Gentile – non presenta alcuna copertura sommitale e, come determinato, le principali problematiche ambientali del sito riguardano la presenza di percolato che rappresenta la fonte di inquinamento primario e nella falda idrica la fonte secondaria di inquinamento. Tali determinazioni sono state confermate da Arpa Puglia a luglio dell’anno scorso, la quale ha esplicitamente rappresentato «la criticità ambientale rappresentata dalle acque sotterranee prelevate che appaiono assimilabili al percolato di discarica e tale evidenza è indice di un fenomeno di migrazione dal corpo discarica presumibilmente ancora in corso e di contaminazione delle acque sotterranee». Per l’estrazione del percolato, verrà effettuata dai pozzi predisposti, e sarà immesso direttamente nelle autobotti per poi essere trasportato all’impianto autorizzato per lo smaltimento.