«Per il progetto, così come presentato, il parere non può essere favorevole».
Semaforo rosso alla Valutazione di impatto ambientale (Via), almeno per il momento e in attesa di integrazioni, da parte dell’Agenzia regionale per la protezione all’ambiente (Arpa) sull’impianto eolico che la “Cubico Leo s.r.l” vuole installare tra Palo del Colle, Bitonto e Toritto per un totale di 21 aerogeneratori per una potenza di 150 mw e che sarebbe il sesto nell’area metropolitana di Bari e nel parco dell’Alta Murgia (clicca qui per articolo urly.it/31cg7k). L’agenzia pugliese “bacchetta” la documentazione presentata dalla società proponente, definita addirittura «non esaustiva poiché elaborata con grado di approfondimento non sufficientemente dettagliato».
Secondo l’Arpa, infatti, «la relazione di impatto elettromagnetico non fornisce tutti gli elementi utili alla verifica di quanto dichiarato. In particolare non è stato possibile individuare una planimetria, che riporti il tracciato delle varie linee e la relativa distanza di prima approssimazione». Due. «Quanto alla componente ambientale rumore – si legge sempre nel parere presentato al ministero – sono state eseguite misure ante operam all’altezza di 1,5 metri, ma non all’altezza di quattro metri come previsto dal decreto del giugno 2022 e inoltre la relazione è carente dello studio anemologico previsto dal succitato decreto che quindi deve essere prodotto». Tre: «la documentazione è carente di uno studio previsionale del rumore prodotto in fase di cantiere sia nella fase di elevazione delle torri sia nella fase di posa degli elettrodotti non essendo state prodotte informazioni di dettaglio».
Non è tutto, perchè dall’ente regionale mettono in risalto anche come, a livello di localizzazione, si riscontrano diverse segnalazioni di siti di interesse storico-culturale individuati dal Piano paesaggistico territoriale regionale (Pptr), a una distanza di 500metri rispetto agli aerogeneratori. «Si segnala – sottolinea l’Arpa – la prossimità di alcuni aerogeneratori a siti come la Grotta di San Martino (siamo a Toritto, ndr), che risulta vincolata dalla Soprintendenza e si trova a circa 350 metri dall’intervento senza dimenticare che alcuni tracciati antichi, forse utilizzati fin dall’età preromana, costeggiano l’area, descrivendo un contesto potenzialmente sensibile».
Si attendono, adesso, le osservazioni di altri enti coinvolti – in primis i tre Comuni – entro il 19 ottobre.
















