Da persone in situazione di fragilità a custodi della città.
Bitonto è protagonista assoluta, insieme ad altre 11 città italiane – del progetto dei “Custodi del Bello”. Portato avanti dalla fondazione “Opera Santi Medici Cosma e Damiano” e sostenuto da Caritas italiana e dalla fondazione “Con il Sud”. Per la prima volta, nel progetto nazionale che sta restituendo dignità attraverso il lavoro a tanti soggetti in difficoltà, vengono coinvolte anche persone con autismo.
Otto, tra donne e uomini, sono impegnati in attività di custodia e cura di alcuni luoghi simbolo della città. Si tratta di persone fragili che si prendono cura dell’ambiente e del decoro urbano attraverso azioni di custodia, pulizia, manutenzione e rigenerazione. Inserite in un sistema di opportunità formative, professionalizzanti e di inserimento lavorativo.
L’idea di coinvolgere ragazzi con disturbo dello spettro autistico, nasce dall’esigenza espressa da molte famiglie del territorio di poter contare non solo su attività di socializzazione, ma anche su progetti personalizzati di inserimento lavorativo. Il lavoro rappresenta infatti una dimensione fondamentale per garantire alle persone con fragilità inclusione sociale, autonomia e autodeterminazione.
Fondamentale è stato il lavoro di rete nelle fasi precedenti l’avvio del tirocinio, che ha coinvolto l’amministrazione comunale, le famiglie, i ragazzi stessi, il Centro di salute mentale, l’Agenzia regionale per il lavoro. Tramite il Centro per l’impiego e i soggetti ospitanti, che si sono da subito mostrati entusiasti e disponibili ad accogliere i tirocinanti.
«Bitonto – ha sottolineato l’assessora al Welfare Silvia Altamura – è l’unica cittadina, accanto ad altre grandi città, ad essere nella rete nazionale di Custodi del Bello. Questa partecipazione rappresenta una importante opportunità, per offrire risposte in termini di inclusione e inserimento socio-lavorativo a tutte quelle persone che, necessitano di un percorso di supporto per avviare esperienze socializzanti e di empowerment».