Confcommercio Bari-Bat accanto a giovani e disoccupati che vogliono fare impresa e aderire al bando “Resto al Sud 2.0”.
Il 15 ottobre 2025, infatti, segna una data importante per l’imprenditoria giovanile nel Sud Italia. In concomitanza con la chiusura del vecchio portale, prenderà il via Resto al Sud 2.0, la versione potenziata dell’incentivo statale volto a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e di lavoro autonomo nelle regioni del Mezzogiorno.
Si tratta di una misura completamente rinnovata, per sostenere giovani under 35 con idee imprenditoriali e progetti innovativi nel Mezzogiorno.
“Si tratta di un bando un duplice obiettivo: creare occupazione stabile e offrire un concreto supporto economico a chi desidera mettersi in proprio in Puglia. Come Confcommercio Bari-Bat saremo accanto ai giovani che vorranno aderire a tale progetto. Ci sarà una nostra consulente pronta a soddisfare ogni esigenza e a seguire la pratica passo dopo passo”, dichiara il presidente dott. Vito D’Ingeo.
L’incentivo si rivolge a giovani tra i 18 anni compiuti e i 35 anni non ancora compiuti che si trovano in una condizione di inattività, inoccupazione o disoccupazione.
Sono ammessi anche i disoccupati beneficiari del Programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori) e i cosiddetti working poor (soggetti in condizioni di marginalità economica o vulnerabilità sociale).
Resto al Sud 2.0 consente di avviare nuove iniziative di autoimpiego in tutti i settori economici, escluso il comparto agricolo, della pesca e dell’acquacoltura.
Si tratta di un bando a sportello con Voucher a fondo perduto fino a 50.000 €, Contributi a fondo perduto fino al 75% delle spese ammissibili.
Le domande di agevolazione dovranno essere presentate esclusivamente online tramite la nuova piattaforma Invitalia, attiva dal 15 ottobre 2025. La valutazione avviene “a sportello” seguendo l’ordine cronologico di presentazione fino all’esaurimento dei fondi. Per questo, la tempestività è fondamentale.
L’iter prevede una verifica formale, una valutazione tecnica del progetto (con analisi di sostenibilità economica e competenze) e, infine, il provvedimento di concessione, che viene comunicato entro 90 giorni dalla presentazione.

















