DI PASQUALE RAPIO
Desidero portare all’attenzione pubblica una questione di grande rilievo riguardante le comunità energetiche rinnovabili (CER), sottoponendola al giudizio dei cittadini.
Per chi si avvicina per la prima volta a questo tema, è utile ricordare che una comunità energetica rinnovabile è un soggetto giuridico, generalmente un’associazione del Terzo Settore, che produce energia da fonti rinnovabili. La particolarità è che l’energia prodotta in eccesso non viene ceduta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) secondo le modalità tradizionali, bensì direttamente ai vicini di casa, a un prezzo più vantaggioso rispetto a quello di mercato. Questo modello genera un beneficio concreto sia per il produttore che per il consumatore di energia.
Chi ha seguito la vicenda pubblicata su questa testata ricorderà che mi sono attivato personalmente, mettendomi in contatto con un tecnico altamente qualificato per la realizzazione di comunità energetiche. Tale professionista si è reso disponibile a collaborare con il nostro Comune per progettare impianti solari da installare sui tetti pubblici, con l’obiettivo di costituire una CER pubblico-privata, coinvolgendo in particolare i residenti di via Berlinguer e via Ugo La Malfa, promotori dell’iniziativa.
Ho quindi contattato l’assessore competente, Giuseppe Santoruvo, per sottoporgli questa opportunità, considerato che la promozione delle CER è espressamente prevista nel programma di mandato dell’amministrazione (Punto 5.7.2), promozione che, a oltre due anni e mezzo dall’insediamento, risultava ancora inesistente. Un’azione programmatica che, a quanto pare, è sfuggita all’attenzione dell’intero Consiglio Comunale.
L’assessore, seppur con qualche riserva, ha accettato di incontrare il tecnico, incontro avvenuto il 2 aprile scorso. Successivamente, il 22 aprile, una delegazione di residenti della 167, insieme a un consigliere comunale della Commissione Ambiente e all’assessore, ha incontrato il Sindaco per discutere la proposta di comunità energetica ai sensi della Legge Regionale n. 45 del 9 agosto 2019, “Promozione dell’istituzione delle comunità energetiche”. In quell’occasione, dopo aver ricevuto in omaggio un libro sul tema redatto dal tecnico incaricato e una breve mia relazione, il Sindaco ha deciso di conferire al tecnico l’incarico per la realizzazione di un progetto pilota.
Nel frattempo, la nostra comunità è stata letteralmente presa d’assalto da società che realizzano impianti fotovoltaici a terra, spesso a discapito del patrimonio arboreo locale. Questo ha aperto un acceso dibattito pubblico sull’opportunità di raggiungere gli obiettivi della transizione energetica attraverso soluzioni più sostenibili, come il fotovoltaico in CER piuttosto che quello a terra o agrivoltaico. Diverse associazioni ambientaliste hanno infatti sottolineato la necessità di privilegiare le comunità energetiche come alternativa più rispettosa del territorio.
Tuttavia, nella polemica generale, nessuno ha ritenuto di interrogare questa amministrazione circa lo stato di avanzamento della promozione delle CER, prevista nel programma di mandato come alternativa al fotovoltaico a terra. Questo aspetto sembra sfuggire a molti, e purtroppo anche al Sindaco e alla sua giunta. Infatti, a quasi due mesi dalla promessa pubblica di affidare l’incarico al tecnico, ad oggi nessun incarico formale è stato conferito. Le motivazioni addotte appaiono poco chiare e difficilmente comprensibili, ma resta il fatto che l’amministrazione, nonostante l’impegno assunto, non ha ancora dato seguito concreto alla proposta.
Al di là delle promesse, auspico vivamente che questa amministrazione voglia rivedere la propria posizione, chiarire pubblicamente la situazione e procedere con determinazione alla realizzazione delle comunità energetiche rinnovabili, per il bene della collettività e dell’ambiente.