Bitonto dà l’addio definitivo all’ex cinema Odeon. Sono partiti ieri i lavori di demolizione di quello che fu uno degli ultimi cinema a resistere nella città degli ulivi. Gli operai sono al lavoro per rimuovere quel che rimane di quei vecchi arredi logorati dal tempo. Sono già state smontate le antiche poltrone in legno, scomodissime ma un tempo in uso, che raccontano una storia gloriosa, lunga ottanta anni.
Era chiuso da luglio 2016, come indica quel calendario ancora appeso alle pareti, nei pressi dell’ingresso. Un cinema storico, nato nel secondo dopoguerra come Arena Giardino, cinema all’aperto funzionante nei mesi estivi. Dopo qualche anno, all’inizio degli anni Cinquanta, fu ricoperto e divenne Cinema Odeon.
Per trenta anni, è stato un importante cineteatro da cinquecento posti. Ospitò diversi artisti conosciuti e non. Domenico Modugno su quel palco cantò i suoi celebri brani. Come lui Ivano Fossati, i New Trolls, i Delirium, i Pooh e tanti altri. Ma non ci furono solo cantanti. L’Odeon ha ospitato tante compagnie di avanspettacolo, con presentatori, comici, ballerine, spogliarelliste, portando anche a Bitonto un tipo di varietà in voga all’epoca ma che, a cavallo tra gli anni Settanta e gli Ottanta del secolo scorso, vide spegnere i suoi ultimi fuochi. All’interno di quell’edificio, molti artisti locali hanno mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo, tra cui, ad esempio, l’attore bitontino Mimmo Mancini.
Negli anni Ottanta la conversione in cinema a luci rosse. Divenne così luogo di intimità per chi lo frequentava, di risatine e sfottò per chi vi passava davanti, di perversione per i più moralisti. Fu uno degli ultimi cinema porno in Puglia, prima che le videocassette prima e l’avvento di Internet poi decretassero l’inevitabile crisi di questo tipo di sala. Nonostante il tutto esaurito fosse ormai un ricordo molto lontano, l’Odeon ha resistito fino ai primi anni Dieci del ventunesimo secolo. Niente male, considerato che già allora, l’epoca d’oro delle sale hard era ormai conclusa da parecchio tempo, specialmente con l’avvento del web che, in pochi e semplici click, garantisce lo stesso servizio, ma con più discrezione, lontano dagli sguardi di chi, tra passanti e residenti, avrebbe potuto notare l’ingresso e l’uscita da quel cinema in cui nessuno avrebbe mai ammesso la presenza.
Per nove anni l’edificio è stato abbandonato. In molti, a Bitonto, si sono chiesti se quel luogo, adeguatamente ristrutturato, sarebbe potuto tornare ad essere un luogo di cultura come fu alle sue origini. Specialmente dopo la chiusura dell’ultimo cinema bitontino, il Coviello, con cui condivideva la proprietà. Ma non c’è mai stata una reale volontà di cambiare le sorti già segnate di quel che fu il glorioso cinema Odeon. Al suo posto sorgerà l’ennesimo complesso residenziale.