«L’educazione finanziaria è un tema cruciale, spesso sottovalutato, che ha un impatto significativo sulla vita delle persone, in particolare delle donne. Crediamo che l’innovazione e il cambiamento possano e debbano partire anche dal sud».
Così, Luisa de Micheli, responsabile del deposito di smistamento Amazon di Bitonto, in occasione di un panel di approfondimento su alfabetizzazione economica e violenza di genere tenutosi ieri a Palazzo Gentile. Un’occasione per raccontare Econo.Mia, la nuova iniziativa di e-learning promossa da Amazon e sviluppata da ActionAid attraverso Fondazione Realizza il Cambiamento.
Un progetto che si concretizza in un percorso di educazione finanziaria gratuito rivolto a tutti i dipendenti dell’azienda in Italia e aperto anche alle comunità locali in cui Amazon è presente con i suoi centri logistici. La città degli ulivi è tra le città in cui il corso di educazione finanziaria è disponibile anche alla comunità locale. Le persone che parteciperanno all’evento avranno infatti la possibilità di fruire gratuitamente della piattaforma online, previo accreditamento in loco.
L’obiettivo dell’iniziativa è promuovere una sempre maggiore consapevolezza e autonomia personale, con un particolare focus sul contrasto al divario di genere e alla violenza economica, nella consapevolezza che una maggiore alfabetizzazione economico-finanziaria, è uno strumento chiave nel contrasto al divario di genere, per consentire maggiori consapevolezza e opportunità di scelta, in un paese in cui un italiano su tre ha scarsa consapevolezza finanziaria, percentuale che sale al 42% tra le donne: due donne su cinque sono a rischio dipendenza finanziaria dal partner.
Per l’occasione è intervenuto anche il deputato Gianmauro Dell’Olio, che ha sottolineato l’importanza dell’alfabetizzazione economica per tutti e, in particolare, per le donne come veicolo di indipendenza, libertà e, anche, partecipazione politica: «Spesso le donne continuano ad essere vittime perché non sono in grado di badare a sé stesse. Sono tante le donne che dopo aver avuto figli non tornano al lavoro. Questo influisce anche sulla capacità di impegnarsi attivamente in politica».
«In Amazon ci impegniamo ogni giorno per creare un ambiente di lavoro inclusivo e supportare la crescita delle persone che lavorano con noi – spiega de Micheli -. Con quasi 19mila dipendenti in Italia, di cui circa 7mila nel centrosud, sentiamo la responsabilità di offrire non solo opportunità lavorative, ma anche strumenti concreti per lo sviluppo individuale. Il nostro obiettivo è creare un effetto positivo che si propaghi nella comunità, dimostrando come un’azienda possa fare la differenza nella vita delle persone, una persona alla volta, un giorno alla volta. Con il progetto che presenteremo, in collaborazione con ActionAid, vogliamo offrire ai nostri dipendenti e alle loro famiglie gli strumenti per aumentare la propria consapevolezza finanziaria, contribuendo così all’autonomia personale e all’equità di genere. È un’iniziativa che va oltre la formazione professionale tradizionale, toccando aspetti fondamentali della vita quotidiana di ciascuno e ciascuna di noi».
Intervenuto anche il sindaco Francesco Paolo Ricci: «L’amministrazione comunale sostiene convintamente l’iniziativa lanciata da Amazon e ActionAid, perché punta dritto a intervenire su un problema strutturale del nostro Paese, che segnala un livello di alfabetizzazione economico-finanziaria ancora insufficiente, lasciando indietro intere fette di popolazione soprattutto al Sud. Le conoscenze economiche e finanziarie, invece, sono sempre più indispensabili per compiere scelte personali consapevoli, informate e coerenti, prevenendo il rischio di cadere in situazioni di sovraindebitamento, esclusione sociale e dipendenza economica. Di qui l’importanza di investire su iniziative lungimiranti e inclusive come Econo.Mia».
Della stessa idea, l’assessora ai Servizi Sociali, Silvia Altamura: «L’alfabetizzazione economico-finanziaria può certamente contribuire a promuovere le condizioni che determinano il livello di libertà delle donne e risponde alla necessità di contrastare un modello culturale patriarcale che le vuole fuori da certi circuiti e limitate nella loro capacità di autodeterminazione. Sapersi districare tra le nozioni basilari di economia e finanza diventa essenziale per garantire una reale indipendenza e autodeterminazione economica, incidendo positivamente sulla capacità di gestione delle risorse, tanto personali che familiari, e sulla consapevolezza di sé. Allo stesso tempo, rappresenta un’arma efficace per contrastare la discriminazione di genere e la violenza economica, una
forma di abuso che spesso si accompagna alla violenza fisica e psicologica. C’è dunque bisogno di puntare a rafforzare azioni educative e culturali indirizzate a tutte le persone, non solo alle donne, sin dalla giovane età, partendo dalla scuola e favorendo la creazione di una rete in grado di mettere a fattore comune risorse ed esperienze di realtà operanti nel privato e nel pubblico».
Il training proseguirà fino a fine anno e si comporrà di una serie di video lezioni e altri materiali improntati a fornire una conoscenza economica di base, utile per la vita di tutti i giorni, con strumenti e suggerimenti pratici, valorizzando una cultura del rispetto e dell’equità. I video tematici affrontano infatti aspetti pratici come la pianificazione del budget familiare, la definizione dei propri obiettivi e la protezione dalle truffe, ma anche questioni di importanza collettiva come la prevenzione della violenza economica e le disuguaglianze di genere.
«In Italia l’alfabetizzazione finanziaria è sempre più cruciale, specie in un contesto di crescenti difficoltà economiche, dove le donne restano le più esposte al rischio di povertà e dipendenza economica – sottolinea Martina Fontana di ActionAid Italia -. A livello nazionale, il divario occupazionale tra uomini e donne è del 17,6%, ma in Puglia il gap è ancora più marcato, e arriva a quasi il 27 % secondo ISTAT. Le donne continuano ad avere un accesso limitato ai ruoli di leadership, percorsi lavorativi più discontinui e pensioni più basse. Tutto questo contribuisce ad ampliare le disuguaglianze strutturali, specie nelle regioni del Sud. Con questo percorso vogliamo rompere i meccanismi che alimentano queste disparità e contribuire a costruire una società più equa e consapevole. Iniziamo come una goccia, con l’ambizione che generi onde capaci di trasformare il presente e aprire nuove possibilità per il futuro. In Puglia ActionAid è attiva da anni in territori come Bari, Adelfia, Mesagne, Lecce e Campi Salentina, promuovendo progetti contro la violenza di genere, per i diritti delle lavoratrici agricole, il contrasto alla povertà assoluta femminile e alla disoccupazione giovanile, in collaborazione con le istituzioni locali».
Per ribadire la vicinanza al territorio, Amazon ha annunciato una donazione in favore di Io sono Mia Aps, associazione che da quasi 12 anni svolge una continua attività di prevenzione e contrasto della violenza di genere sul territorio, tra cui la gestione di un Centro Antiviolenza “Io sono Mia” e di una casa rifugio di II livello.
Secondo Ivana Stellacci, presidente dell’associazione Io sono Mia, «la violenza maschile contro le donne assume molteplici forme, tra cui quella economica, riconosciuta dalla Convenzione di Istanbul, ma ancora troppo spesso invisibile. Si manifesta nel controllo delle risorse finanziarie, nella limitazione dell’accesso al denaro, nell’impedimento a lavorare o a gestire liberamente il proprio patrimonio. È una strategia di potere che priva le donne della propria libertà e autonomia. In questo contesto l’educazione finanziaria rappresenta uno strumento fondamentale di prevenzione e di empowerment per aumentare la consapevolezza del fenomeno e renderla maggiormente riconoscibile. Ringraziamo Amazon e Actionaid per aver acceso i riflettori su questo tema grazie al progetto Econo.Mia e per la donazione in nostro favore, contributo prezioso per sostenere le nostre attività».
Per Maria Antonietta Orlando, founder di Remo Sartori, «essere un’imprenditrice nel sud Italia, in un contesto ancora fortemente maschile, mi ha fatto comprendere quanto le competenze economico-finanziarie non siano solo una leva di crescita aziendale, ma un vero strumento di emancipazione femminile. Saper leggere un bilancio, pianificare un investimento, gestire in modo consapevole le risorse della propria impresa o della propria famiglia significa, prima di tutto, essere libere. È per questo che credo profondamente in progetti formativi come Econo.Mia: perché non si limitano a ridurre un divario di conoscenze, ma restituiscono alle donne la possibilità concreta di essere protagoniste del proprio futuro, sia personale che professionale».
L’incontro si è concluso con i saluti istituzionali di Stella Sanseverino, consigliera della Città Metropolitana di Bari che ha rimarcato che «nonostante i progressi degli ultimi decenni, le donne non hanno ancora raggiunto la completa emancipazione finanziaria. Il risultato che ne deriva è una emarginazione economica che cresce anche per le difficoltà nell’accesso al credito e per il divario retributivo esistente tra uomini e donne. In tale scenario, interventi mirati per promuovere la formazione finanziaria non solo concorrono al raggiungimento di una maggiore partecipazione economica femminile, ma inducono anche una consapevolezza finanziaria che consente alle donne di poter essere indipendenti sotto molti altri aspetti. Va sottolineato inoltre che l’indipendenza economica delle donne non è solo un diritto ed un vantaggio individuale, ma rappresenta un’opportunità sociale. Donne finanziariamente autonome contribuiscono a una crescita economica più inclusiva, consentono una diversificazione delle competenze e delle prospettive, a beneficio del tessuto sociale e produttivo del Paese. L’iniziativa di Amazon con ActionAid dimostra come anche le aziende possano svolgere un ruolo sociale fondamentale nel promuovere l’emancipazione femminile e in definitiva contribuire al raggiungimento di una società più equa, inclusiva e sostenibile».