Dal comitato del candidato, riceviamo e pubblichiamo
«Con questa avventura e con lo slogan scelto da Antonio Decaro “Tutta la Puglia”, si chiude un cerchio che abbiamo aperto tredici anni fa con “LiberiAmo Bitonto”. Tanti di noi, all’epoca trentenni, decisero di scendere in campo con passione, competenza, energia e colore. Oggi sono qui per portare quella stessa energia, quell’idea di comunità e di politica dal basso, a un livello regionale».
Entra nel vivo la sfida per le elezioni regionali per Rocco Rino Mangini, candidato al consiglio regionale della Puglia nella lista Decaro Presidente, che domenica sera ha inaugurato il comitato elettorale dando l’avvio ufficiale alla sua campagna elettorale: «Credo di avere, oggi, la maturità giusta per fare questo passo. Dopo dieci anni da assessore, di cui due da vicesindaco, e tre da consigliere, sento il dovere di portare l’esperienza maturata a Bitonto a livello regionale, per dare rappresentanza anche alla nostra città. Da venticinque anni Bitonto non elegge un consigliere di Centrosinistra e mai ne ha avuto uno in maggioranza: sarebbe bello che questa fosse la prima volta. Con Michele Abbaticchio, il nostro ex sindaco, al fianco di Antonio Decaro, possiamo rappresentare una nuova opportunità per Bitonto, Palombaio e Mariotto, e per tutta la Puglia».

Amici e tanta energia, come una vera comunità artigiana. Una campagna elettorale, quella di Mangini, che a sterili e banali slogan preferisce toni “pop”, come ripete l’ex vicesindaco, che si ispira alla corrente artistica della pop art, perché «così come quel movimento avvicinò l’arte alla gente comune, noi vogliamo rendere la politica più vicina, più colorata, più umana. Ecco perché ho scelto di non uscire con il solito faccione nei manifesti, ma con qualcosa che incuriosisca. E devo dire che sta funzionando: la gente si avvicina, sorride, chiede».
E alla pop art si rifà anche il suo comitato: «Abbiamo deciso di colorare questo spazio, perché vogliamo che sia un luogo vivo, aperto, in cui incontrarci, discutere, e rimettere al centro i temi della politica regionale e locale, ma anche della nostra vita quotidiana. L’idea è di renderlo uno spazio pubblico, dove possano nascere idee. Se volete leggere, studiare, fare un selfie o lasciare un pensiero, qui siete i benvenuti».
Mercoledì, giovedì e venerdì ci saranno tre incontri tematici su turismo, cultura e politiche giovanili, mentre la settimana successiva si parlerà di lavoro: «Tutti parlano di transizione energetica o digitale, ma io credo che serva anche una transizione generazionale gentile. Le politiche giovanili, inventate in Puglia già nel 2005 con Guglielmo Minervini, non devono essere “per i giovani”, ma con i giovani, coinvolgendoli in tutte le politiche (sociali, culturali, del lavoro). La vera sfida è accompagnare le nuove generazioni a diventare protagoniste, senza contrapporle alle altre. Io voglio impegnarmi soprattutto su questo, così come sulla cultura e sul turismo. Non parlerò troppo del mio passato amministrativo, ma un dato lo voglio dare: tra il 2012 e il 2019 le presenze turistiche a Bitonto sono aumentate del 624%. Un risultato ottenuto non da una persona sola, ma da una comunità che ha creduto in un progetto. Le comunità crescono così: con fiducia, visione e collaborazione».
«Io qui non vedo elettori – conclude –, ma compagni di cammino, amici con cui ho condiviso gli anni più belli della mia vita, quelli dell’impegno per la città. Non ho “fame di poltrone”: ho solo voglia di lasciare un segno, di dare ancora qualcosa alla mia comunità».
A supportare Mangini, il sindaco Francesco Paolo Ricci, che insiste sulla necessità di sostenerlo per dare una rappresentanza al territorio, alla città, alla comunità di Bitonto.
«Un pezzo della nostra gioventù è passato attraverso quelle esperienze» conclude Michele Abbaticchio, ricordando il decennio da sindaco e tutto quel che l’ha preceduto: «Vedo qui tanti amici che fecero parte dell’associazione “Il Ponte”, di “Città Democratica”. Mi tornano in mente quei momenti in villa comunale, quando parlavamo dell’importanza fondamentale di quello spazio come simbolo di partecipazione e comunità. Oggi siamo qui per sostenere la candidatura e la presentazione di uno dei primi comitati della lista del candidato presidente Antonio Decaro. Lo stesso Decaro sta investendo molto in questa lista, l’unica che rappresenta direttamente una coalizione. Pensate che, mentre la scorsa volta c’erano quindici forze politiche a sostegno di Michele Emiliano, questa volta ce ne saranno presumibilmente solo sei, quindi meno della metà. Questo ha un valore politico fondamentale, perché significa dare maggiore attenzione alle risorse umane, al capitale umano, a chi mette la faccia e investe il proprio nome nella candidatura. Stiamo cercando di chiudere un lavoro molto faticoso, di equilibrio tra società civile e amministratori locali. Gli amministratori locali garantiscono una grande rappresentatività della prossimità al territorio, una vicinanza concreta alle comunità, con particolare attenzione a quei territori lontani dalle problematiche dei comuni capoluogo, ma che ne condividono molte difficoltà per ragioni geografiche e strutturali».

















