A seguito dell’adesione di “Insieme per la città” al
progetto delle primarie indette dal Centro sinistra e, con le conseguenti
dimissioni dell’assessore al Bilancio, Michele
Daucelli, anche i consiglieri Ricattie Valeriano hanno dichiarato la
loro uscita dalla maggioranza di Abbaticchio.
«Dopo quanto è
accaduto nello scorso consiglio comunale – dichiara Ruggiero Ricatti -, mostrando solidarietà all’(ex) assessore Daucelli,
il nostro gruppo passa nelle fila della minoranza e il sottoscritto sarà il
capogruppo in consiglio».
Vito
Rosario Modugno, invece, si è dichiarato indipendente,
uscendo dal gruppo di “Insieme per la città” e accasandosi nella lista “70032” come gruppo individuale.
“Ogni consiglio è
uno scossone politico”, ha evidenziato subito Domenico Damascelli (Fi) che ha, conti alla mano, evidenziato l’assenza
di una effettiva maggioranza.
«Siamo
rappresentanti del popolo o facciamo solo i fatti nostri? – ha domandato il
forzista -. Non c’è più una maggioranza,
se ne dovrebbe prendere atto e, chi ha una coscienza politica, agire di conseguenza.
Propongo un consiglio monotematico nel rispetto dei cittadini».
«I
consiglieri di maggioranza mi hanno rassicurato ed invitato a continuare nell’operato –
commenta il sindaco -. Abbiamo degli
adempimenti stringenti da approvare, sia di natura economica che inerenti ai
lavori pubblici. Per quanto riguarda la visione politica, farò verifica con
altri consiglieri che si sono avvicinati alla maggioranza: non mi farò
influenzare dalla campagna elettorale».
Ma se di benessere si deve parlare, ad evidenziare
ulteriori problemi è il consigliere Franco
Mundo (Psi): «Per me benessere
significa ambiente ed economia (che sono anche tasse da pagare) – dichiara -. Come si possono fare affermazioni di questo
genere (riferendosi soprattutto allo scorso consiglio comunale e alle
parole di Abbaticchio, ndr), quando è
dimostrato disinteresse totale
incompetenza specie sulla raccolta differenziata? Il sindaco e l’assessore all’Ambiente
farebbero bene a dimettersi».
E poi fa pubblica denuncia: «Ho conferito verbalmente con l’Asv per smaltire un elettrodomestico. Mi
è stato detto di riporlo nelle vicinanze di un cassonetto in piazza Martin
Luter King e non ho mai avuto un documento che ne avesse attestato il corretto
smaltimento. Fatto sta che al mattino non c’era più. Ci lamentiamo tanto che le
campagne sono piene di rifiuti ingombranti, come facciamo a tracciare i nostri
scarti? Ho presentato un dossier, ma l’assessore al ramo non si è mai
interessato: vi sembrano cose banali? Chiedetevi il motivo per cui siete
rimasti in 12. Con la legalità ci sciacquiamo solo la bocca».
«Verificheremo
la situazione con l’Asv e il Segretario – chiarisce il sindaco -. Qui parliamo di campagna elettorale,
dissento da quanto detto e mi riservo di rispondere nelle sedi opportune».
A prendere le difese della maggioranza in consiglio
anche Lozito: «Non c’è più maggioranza, avete detto, ma cosa vuol dire maggioranza?
Qualcosa in più di un’altra. Minoranza non significa opposizione. I numeri ci
sono, le dimissioni non sono all’ordine del giorno e la maggioranza si verifica
sui provvedimenti sulle “mani alzate”. È una campagna anticipata, questa, fatta
nelle sedi non opportune».
Si tratta di pura matematica per Damascelli che incalza (“è una questione matematica: in maggioranza abbiamo 11 consiglieri + 1, siamo a 12; la minoranza, invece, è a 13 + 1“) ed è poi Matteo Masciale a smorzare i toni dando la disponibilità per convocare
eventuali sedute per verificare i numeri a disposizione della maggioranza di
Abbaticchio.
Ricordiamo infatti che, per esempio, Vito Labianca – ancora in seno all’opposizione
– ha già aderito alla lista promossa da Alfonso Pisicchio, “Iniziativa
Democratica per la Puglia”, a sostegno della candidatura di Abbaticchio.
Che ci siano poi altre sorprese e assi nella manica?
La matematica non è un’opinione, ma nella politica
potrebbe diventarlo.
Ci abbiamo giocato tutti da ragazzini a “Sedie musicali”:
s’aspettava il termine (inaspettato) della musica e c’era sempre qualcuno che
non faceva in tempo a sedersi, uscendo, così, dal gioco…